Per guardare direttamente la conferenza stampa si può far partire il video dal minuto 16:00 circa
Reggio Calabria, 14 Luglio 2011 - Quella che vedete è la conferenza stampa (integrale) relativa all'operazione "Crimine 3", continuazione di quell'operazione - la "Crimine", appunto - che portò circa un anno fa all'arresto di oltre 300 persone dislocate su tutti i livelli della gerarchia di potere delle 'ndrine calabresi.Nonostante questa sia “un'indagine da inserire nei manuali delle scuole di polizia” come sostiene Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto a Reggio Calabria, il lavoro da fare nell'ambito delle diramazioni internazionali delle 'ndrine calabresi e del narcotraffico è ancora lungo.
Innanzitutto – come evidenzia ancora Gratteri – la quantità di droga che si riesce a sequestrare in Europa è solo il 10 per cento della quantità che viene importata. Ciò è reso possibile anche dal fatto che i grossi trafficanti non attraversano più lo Stretto di Gibilterra e dunque non arrivano più direttamente nel mar Mediterraneo (troppo controllato) ma giungono nei porti del nord Europa come Rotterdam, dove arrivano tonnellate di cocaina attraverso navi che arrivano dopo più di un mese e dopo aver fatto varie tappe e cambiato nome e numeri dei container, rendendo così quasi impossibile il lavoro di indagine.
L'altro problema – come sottolinea il Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso – riguarda il denaro, praticamente impossibile da rintracciare se non quando questo è già stato “lavato” attraverso il loro investimento in ambiti legali. «È come se ci fosse un canale parallelo che gestisce il denaro a livelli superiori alle cosche calabresi» – conclude il procuratore. «Il problema è capire se i colletti bianchi ce li hanno solo gli uomini delle 'ndrine o anche uomini esterni».
E questo, forse, non è compito solo della magistratura. Ma questa è un'altra storia...