Conclusa l’indagine”Gurulis Vetus” durata più di un anno svolta ad opera dei carabinieri della compagnia di Bonorva, in collaborazione con il nucleo Tutela patrimonio culturale di Sassari. Sono stati recuperati, tra Alghero e Sassari, 1.500 reperti archeologici di notevole interesse archeologico, risalenti a diverse età della nostra cultura: Neolitico, Eta’ Romana Imperiale e Medioevo. I reperti recuperati all’interno delle abitazioni degli indagati per ricettazione, violazioni nelle norme in materia di ricerca e impossessamento illecito di beni culturali, erano stati raccolti intorno al centro abitato di Padria.
Svariate le denuncie per reati che vanno dalla violazione di norme in materia di ricerca archeologica ed impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo stato alla ricettazione. In una conferenza stampa dal comandante del Nucleo tutela e patrimonio, cap. Paolo Montorsi, e dal comandante della Compagnia di Bonorva, ten. Gianni Di Carlo si è appreso che 70 sono le persone denunciate per reati legati al traffico o al possesso illegale di beni culturali. I reperti che arricchiscono l’agro di Padria per via dei numerosi villaggi fenici e romani, sono stati trafugati e rivenduti ad inconsapevoli acquirenti che per altro sono stati anch’essi denunciati.