Grossa operazione di Polizia tra Caserta e Firenze, le Squadre Mobili di Caserta e Firenze, coordinate dallo Sco hanno eseguito il fermo di 18 persone ritenute vicine al clan dei Casalesi.
Nell’inchiesta sono implicati 2 poliziotti, ora ai domiciliari, in servizio alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Camera dei Deputati. Si tratta di Franco Caputo, napoletano di 56 anni, e di Cosimo Campagna, 57 anni, di San Pancrazio Salentino (Brindisi). L’operazione dal nome “Talking Free” il 28 febbraio 2013, aveva portato all’arresto di 24 persone tra le province di Caserta, Napoli, Roma e Lucca, e al sequestro, in città della Toscana e della Campania, di decine fra immobili, aziende e attività commerciali, per un ammontare di oltre 20 milioni di euro. Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere e 4 ai domiciliari) emesse oggi, figurano, infatti, diversi arrestati dello scorso anno, tra cui Salvatore Mundo, alias “’O Mister”, 46 anni, e Maria Grazia Lucariello, 45, entrambi residenti a Viareggio (Lucca), frazione Torre del Lago, quest’ultima sorella del boss Orlando Lucariello, ex capozona dei casalesi a Gricignano (Caserta), ora collaboratore di giustizia. (Pupia) . In particolare, Franco Caputo, l’agente in servizio presso la Presidenza del Consiglio, in un’intercettazione rivela all’altro indagato Francesco D’Andrea “l’esecuzione di controlli a tappeto su tutte le fidejussioni, di operazioni di intercettazione su società del nord” e spiega: “Io ho cercato di fare il favore a quello della Curia, hai capito o no”. Il poliziotto fa anche riferimento a “una persona grossa che sta qui” e che secondo il gip è un importante funzionario del suo ufficio. Caputo – scrive ancora il giudice – dopo aver parlato cripticamente di fatti del Vaticano, raccomandava a D’Andrea cautela, perché “questa volta è seria proprio la cosa… questa volta stanno facendo controlli a tappeto con le fideiussioni”. Sui rapporti del poliziotto con il Vaticano le indagini saranno approfondite.
Secondo gli inquirenti Caputo avrebbe anche reso informazioni segrete a politici, imprenditori e alte cariche di apparati pubblici. Dati che carpiva anche da altri uffici e da colleghi per poi comunicarle all’esterno. Al poliziotto in servizio presso la Camera dei Deputati (Ispettorato generale di Ps) viene contestato di essersi introdotto illecitamente nella banca dati per verificare i precedenti penali di una persona e acquisire informazioni su eventuali procedimenti penali e indagini nei suoi confronti.
Contestualmente agli arresti, la polizia ha effettuato anche delle perquisizioni. I provvedimenti sono stati emessi dal gp di Napoli Tullio Morello su richiesta dei pm della Dda di Napoli Cesare Sirignano, Antonello Ardituro e Alessandro Milita, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. (PUPIA)
In carcere: Salvatore Mundo, 46 anni, prima domiciliato a Succivo (Caserta); Maria Grazia Lucariello, 45, di Gricignano (Caserta); Maurizio Di Puorto, 52 anni, di San Cipriano d’Aversa (Caserta); Nicola Garzillo, 46 anni, di Napoli; Giovanni Sglavo, detto “Panariello”, 60 anni, di Carinaro; Francesco De Chiara, detto “Cefalo”, 35 anni, di Aversa (Caserta); Gianluca De Chiara, 21 anni, di Casaluce (Caserta); Franco Galante, 49 anni, di Orta di Atella (Caserta); Giuseppe Russo, 30 anni, di Aversa; Arturo Storico, 45 anni, di Napoli; Francesco Dimarco, 62 anni, di Lercara Friddi (Palermo); Pasquale Vitale, 43 anni, di Napoli; Danilo Argiolas, 49 anni, di Cagliari; Guerino Della Santa, 42 anni, di Livorno. Ai domiciliari: Franco Caputo, 57 anni, di Napoli; Ciro Manna, 42 anni, di Succivo (Caserta); Cosimo Campagna, 57 anni, di San Pancrazio Salentino (Brindisi); Myroslava Prytula, 42 anni, ucraina.