Cara Virginia, oggi i nostri amici di 20lines hanno organizzato un dibattito a rete aperta sul libro Tecnologismi di Massimo Sideri. Direi che ancora nessuno l’ha letto, ma il solo titolo scatena le passioni e irritazioni che accompagnano il diffondersi dei social network e dei device mobile.
Tu sai che io sono una fan del digital, ci lavoro e ci gioco. Epperò. Pietro Pollichieni ha postato su Twitter questo video:
E mi è venuta in mente Susan Sontag. Proprio lei. Credo fosse nel saggio Sulla fotografia che si occupava e preoccupava dei giapponesi che giravano il mondo fotografando, perchè fotografavano invece di guardare: guardavano dopo, quando erano tornati a casa, guardavano quello che avevano fotografato. Ma intanto che erano presi a fotografare non vivevano l’esperienza che stavano facendo.
Mutatis mutandis, eccoci allo stesso problema. Raccontare agli altri quello che stai facendo vale di più che il fare quello che stai facendo e basta? Non è meglio raccontarlo poi? Filtrato dalla memoria che saggiamente cassa le cose irrilevanti e mantiene quelle che hanno un aggancio con la nostra anima?
Sarà l’età, ma io sono con Susan Sontag (anche un po’ per partito preso). Preferisco vivere…
debating Antonia
Cara Antonia,