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Opportunità sí, opportunità no

Creato il 12 maggio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

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Cogli l´opportunità. Certe occasioni si presentano una volta sola. Tutto vero, dicono. Ma se vogliamo essere onesti non tutte le opportunità son da prendere. Qualcuno potrebbe farmi notare che quella che mi son appena preso, questa di scrivervi, magari potevo ignorarla. Per esempio. Una cosa è sicura: quando ci prendiamo un nuovo spazio per noi stessi ne siamo entusiasti, vediamo la fine di un orizzonte che non è la vera fine, tutto è permeato di speranza, ed è giusto che così sia. Ma è anche vero che non ogni opportunità è positiva, e non possiamo prendere le strade solo perché sappiamo dove portano ma solo perché immaginiamo dove portano e soprattutto perché ci piace, dovrebbe piacerci, il viaggio.

Questo sapore di indefinito ci fa paura, ci tiene svegli la notte, ci fa essere ipertesi e magari scontrosi ma è anche un gran stimolante. Noi sappiamo cosa sarà, abbiamo staccato il biglietto, colto una opportunità, magari un amore o un lavoro o una scuola e tutto il resto del dove, come, quando li aggiustiamo strada facendo. C´è tempo. Perlopiù. Mi sento di dire che alle volte dovremmo essere più coraggiosi. Dovremo saper rinunciare, non tutto va per forza vissuto. Ah sì, qualcuno di voi si sta contrariando lo vedo, vivere è comunque positivo, gioie e dolori, si impara sempre, malgrado situazioni avverse o mutevoli. D´accordo. Di qui ci son già passato, e son d´accordo. Ma chi ci dice che dobbiamo sempre vivere tutto? Chi ci dice che dobbiamo diventare pronti all´improvviso a nostre spese? Esiste forse un modello, una dictatio evolutiva, un consiglio per gli acquisti tanto tenace da poterci vincere e convincere?

Sicuro sicuro?

Sicuro sicuro?

Io sono uno che non ha un buon rapporto con le opportunità, sostanzialmente perché me ne frego. Io ci vivo di conseguenze di opportunità ignorate e non mi trovo poi male. Forse dipende da come le ignori. Puoi ignorarle con la testa o col cuore. Quelle col cuore fanno più male, è una specie di nebbia bassa che ti resta sul cuore e cammini senza fendinebbia a vita. Quelle con la testa sono un taglio veloce, forse ti restano i segni ma il dolore si asciuga veloce che di soli ce ne sono tanti qui fuori, basta sbatterci addosso. Però è anche giusto scappare, partire, rischiare, capovolgere, saltare a piè pari, dare del tu a un nostro sogno.

Ciò che stasera voglio dirvi, e poi la smetto giuro, è che ho capito che il carpe diem non è una formula magica dal successo assicurato, non è detto che sia sempre la scelta giusta. Non bisogna per forza essere sedentari per non voler saltare da un´opportunità all´altra, né rinunciatari, spenti, persi. Credo che bisogna sentirsi dentro qualcosa di speciale, dipende dal momento e dal contesto che stiamo vivendo, dobbiamo non riuscire più a vivere senza smettere di pensare a quell´opportunità. Forse vogliamo avere anche qualche rassicurazione ma in definitiva il nostro intuito è l´unico con cui davvero non possiamo prendercela a morte se l´opportunità si rivelerá falsa, disastrosa, sprecata.

 Nella nostra societá l´uomo cambia mille volte, e l´uomo che ne cambia diecimila è forse visto con ammirazione. “Guarda tutto quello che riesce a fare”. Ma tutto quello che tiriamo fuori dal cilindro non ci farà essere meno soli, più sereni o persone per forza migliori. Cogli l´attimo. O guarda anche come sembra bello finché non lo cogli. Certe cose in tasca non son più le stesse che in vetrina.

Oggi stranamente vi propongo questi pensieri anziché i miei soliti stralci di narrativa, forse non sarete d´accordo o magari non vi piacerà questa nuova versione. Prometto di smettere. Un´ultima cosa: e la bellezza di diventare un´opportunità che qualcuno può cogliere? Di questa che mi dici?



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