Ora tutti si interessano di eBook

Un post dedicato a tutti coloro che questa settimana mi hanno chiesto cosa ne penso sui nuovi shop online che stanno nascendo per vendere gli eBook.

Risposta: ne penso male.

Andando con ordine, vi segnalo qualche articolo a tema, assai più documentato di quelli che potrei scrivere io:

IBS eBook e Telecom store: il parere di Glauco

Edigita (editoria digitale italiana – parla sempre Glauco)

Il parere del Duca sempre su Telecom store

... E quello su IBS

In questi post troverete un sacco di link a siti e notizie ufficiali, ma soprattutto dei pareri argomentati e precisi sui temi proposti. Pareri da parte di chi sa cosa sono davvero gli eBook. E ho idea che questo “particolare” sfugga ancora a molti addetti ai lavori. Editori in primis. Ovvero, lo ripeto senza giri di parole: questa gente sta mettendo mano a un mercato che comprende solo in parte. O, a volte, anche per niente.

Purtroppo, se devo sbilanciarmi, la vedo più come il Duca. Non sono granché ottimista sulla gestione degli eBook adottata dalle case editrici italiane. In primis per una questione di prezzi. Leggo in giro cifre assurde: 8, 9, perfino 10 euro per “acquistare” un file dotato di protezioni inutili e anacronistiche.

Quindi un eBook arriverebbe a costare anche più di un tascabile. Ridicolo. La forza dei libri elettronici si basa su due pilastri: la “trasportabilità” (migliaia di volumi contenuti in un aggeggino tascabile) e l'economicità. Diamo per scontato che prima o poi – inevitabilmente – il prezzo degli eReader calerà a cifre umane e abbordabili. Cosa servirà tutto questo, se l'acquisto legale di un singolo eBook sarà poi pari a quello di un cartaceo?

Vi dico io quali saranno le conseguenze del tentativo di lucrare sulla faccenda: aumenterà la pirateria, così come fu per gli mp3 (già si trovano molti siti in cui è possibile scaricare moltissimi eBook). E, cosa non secondaria, qualche editore cialtrone e barbogia potrà finalmente dire: “ve l'avevo detto io, che questi ibuk non avrebbero mai sostituito il caro vecchio libro di carta!"

E certo, se vendi i tuoi titoli a quei prezzi vergognosi, cosa pretendi?!?

Come dovrebbe essere un buon eBook?

Dovrebbe costare non più di 5-6 euro. Il alcuni casi dovrebbe essere diffuso anche gratuitamente, magari come alternativa all'acquisto del cartaceo (o come complemento al medesimo).

Dovrebbe contemplare la possibilità di poterlo utilizzare al 100%, come un vero, normalissimo libro. Se acquistate un romanzo cartaceo lo possedete fisicamente. Non è che vi obbligano a leggerlo sul posto o a non prestarlo a un amico. Chiaro il concetto?

Io mi auguro che gli eBook siano poi il viatico per autori autoprodotti e per microrealtà editoriali. Parlo per interesse? Ovviamente sì. Ho fatto la mia scelta da tempo e non ne sono pentito. Il mezzo-eBook può essere grandioso per chi, presupponendo che sia dotato di un minimo di talento, vuole proporre il proprio lavoro senza passare attraverso editori inetti e noti circolini di amici-degli amici-degli amici.

Speriamo che i lettori forti, quelli in cerca di roba diversa dal ciarpame che sempre più spesso si accalca sugli scaffali italiani, si diano da fare sempre più spesso per cercare realtà di nicchia o nuove proposte. Certo, anche questi “scrittori 2.0” si devono dar da fare, non solo per scrivere cose interessanti, bensì anche per apprendere elementari regole di marketing e promozione.

Essere di nicchia, in fondo, non è affatto male. Anche la musica di qualità va oramai in questo senso.

Discorso snob? Senz'altro. Ma va bene così.