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Orange Caramel – Lipstick

Creato il 02 ottobre 2012 da Ickopowah @ickopowah

Orange Caramel – Lipstick

album cover

Il 12 Settembre del 2012, dopo ben 2 anni dal loro debutto ufficiale, esce finalmente il primo album delle Orange Caramel, sub-unit delle After School. Anticipato da 2 mini-album e due singoli, l’album offre 5 inediti su 13 tracce.

Bubble Bath è di sicuro la migliore canzone del disco grazie a questo stile travolgente, un po’ sensuale ma molto dance. Le voci si alternano per creare un ottimo effetto di fluidità fra le ragazze. Diciamo che è la prima canzone in cui le ragazze non hanno voci “cute” ma più mature e serie. Milkshake ha accompagnato la title track nelle promozioni live e come la precedente traccia, propone una base dance più vivace e dolce, specialmente nel ritornello che le vede ancora più graziose rispetto al resto della traccia. Con i sassofoni nella base, Lipstick si presenta come una canzone dalle venature Eurodance. Di sicuro un brano che le vede trasformate musicalmente essendo completamente diverso da quello che ci hanno fatto ascoltare, ma infondo non ci spiazza nemmeno tanto, dato che rimane comunque quel retrogusto dolce. Dopo una rispolverata alla fiabesca Aing♡, alla poco originale ma comunque piacevole Magic Girl, e alla vuota e blanda Ajig… (un solo di Raina), passiamo alla settima traccia: Superwoman ( Raina feat. Choi Seung Cheol). Una traccia che inizia con un interessante pianoforte, subito dopo sommerso dai regolari beat della canzone. La voce di Raina è migliorata rispetto alla traccia precedente, mentre il rap è veramente adatto a questa canzone dall’influenza quasi R&B, una ventata di novità in questo disco che si stava fossilizzando sulla dance. Ascoltiamo poi l’elettronica e claustrofobica One Love, una delle tracce migliori del disco, per passare poi alla dolce e sbarazzina Shanghai RomanceArriviamo finalmente al solo di Lizzy, Clara’s Dream, probabilmente la canzone migliore del disco. Sembra estratta da un anime di Hayao Miyazaki con questo suo ritmo fiabesco, dolce e travolgente, come la chiara e avvolgente voce di Lizzy. Un ottima sperimentazione, e spero che in futuro ci siano più tracce come questa! A sguire poi ci sono altri due “solo”: Close Your Eyes di Nana, e Love Does Not Wait di Raina, mentre a chiusura di questo album c’è una nuova registrazione in cui non cambia niente di Bangkok City.

Il disco era molto atteso, e credo non abbia deluso le aspettative di nessuno, insomma, alla fine ha offerto ciò per cui il gruppo è conosciuto. Le canzoni sono quasi tutte oltre la sufficienza a parte qualche perdonabile errore che comunque non va a intaccare la solidità del lavoro.

Voto: 7



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