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Orchidee

Creato il 12 ottobre 2013 da Ilcirro

Pippo Delbono scende sulla scena del Piccolo Teatro di Milano insieme a tutti i dubbi e le incertezze di un uomo che ama troppo.

“A me piacciono troppe cose e mi ritrovo sempre così confuso e imbambolato a correre da una stella cadente all’altra finchè non precipito”.

E precipita addosso al pubblico con quella voce unica che ora trema e ora tuona, e racconta. Racconta e provoca. Provoca e si confessa.

Dentro un teatro a volte distante, ma pronto a sciogliersi in un sorriso, da raccogliere dentro un ballo o nel lungo applauso finale. Orchidee segue il filo breve di un’eternità umana. Fatta di dubbi, malumori, ricordi, paure e desiderio.

Cerca i fili della bellezza, e va ad inseguirla nei posti più lontani del luogo comune.

Due corpi abbracciati. Senza nessuna similitudine con i canoni estetici della nostra avventata abitudine.

Danze nude e fragili, come la vita che ora ti sorprende di stupore e un minuto dopo ti svaligia il cuore.

Viene voglia di arrendersi, anche fosse solo al sonno e così poter finalmente urlare “che mettiamo fine al dolore del cuore e ai mille colpi che la natura della carne ha ereditato”. Ma una voglia, per nutrirsi e accelerare fino allo scopo, necessita di un bisogno.

E così Orchidee si fa carico del bisogno umano di riempirlo il vuoto, non di superarlo. “Continuare ancora e nonostante tutto, a scrivere, a parlare d’amore”.

Perché dentro i mondi disponibili che ci hanno lasciato, gli artisti non rinunciano al sogno di creare mondi vivibili.

E noi, fatti di carne in ogni sua forma, non ci accontentiamo di quattro ossa in riposo.

NB: Pippo Delbono è al Piccolo con due spettacoli: la nuova produzione “Orchidee” dal 8 al 17 ottobre e l’autobiografico “Racconti di Giugno”, con cui è stato in tour in tutto il mondo dal 18 al 20 ottobre.


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