Orchis Maculata

Quella del titolo, più comunemente detta "concordia", è un'erba delle orchidacee, a cui vecchie credenze popolari attribuivano il potere di mantenere la concordia nelle famiglie. Già, perché quel nome, non è solo l'identificativo del transatlantico affondato della Costa Crociere, ma secondo il vocabolario Treccani significa  "Conformità di sentimenti, di voleri, di opinioni fra due o più persone, per lo più non disgiunta da reciproco affetto; armonia spirituale ". Qualcosa  di grosso, una bella parola, importante poi, che da qualche giorno - e spero non per sempre, ma ne dubito - è stata sostituita nel significato.  Ormai Concordia si scrive con la lettera maiuscola, è la barca di Schettino e di De Falco, è il simbolo del gigante al tappeto. Sembra l'euro, per certi versi.  Sarà difficile togliersi dalla mente quei video che riempono i mezzi di comunicazioni, in questi giorni. Sarà difficile e quasi impossibile. Allo stesso modo - e per lo stesso motivo - per cui la parola ha perso significato, adesso l'immagini delle crociere saranno per sempre sostituite dal relitto goffo, appoggiato, scomodo, su quegli scogli. Il modo e il motivo, si racchiudono dentro ad una parola: spettacolarità. Quello che è successo è spettacolare, nel senso vero e non figurato del termine. Poi la spettacolarizzazione: un'arte moderna, che ha fissato definitivamente i nuovi termini.     E poi, ancora, c'è quel De Falco, su cui vale la pena ritornare. Un popolo alla frutta, in cerca di eroi, di lampioni a cui aggrapparsi, vede nella risolutezza e nella responsabilità del comandante un faro. L'Italia è vuole esempi positivi, ne ha bisogno, sono ossigeno per la nostra società, vitali. 
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