Ho incontrato decine di persone dall'aspetto straordinario: piccoli esseri fuori dal comune che facevano dei loro occhi, dei loro capelli, dei loro vestiti o delle loro scarpe o delle loro letture o delle loro abitudini qualosa di straordinario.
Scarpe bellissime, meravigliosi vestiti, e i colori, fra i capelli e negli occhi, cangianti, nessuno poteva resistere a guardarli, osservarli, schernirli a volte.
Eppure, a distanza di tempo riconosco in loro la banalità più ottusa.
Saranno straordinari i vostri occhi, le vostre chiome, i vostri vestiti, ma voi, lì sotto, cosa siete?
Riuscite ad essere straordinari come l'aspetto che vi costruite addosso?
Forse è proprio la nostra irrecuperabile banalità che ci spinge ad essere diversi.