Dal nostro inviato a Milan – Il club più titolato al mondo considera la Champions League casa sua. Deve essere per questo che la vince ininterrottamente dal 2007. Massimiliano Allegri, appena sbarcato dal pullman che si adagia nella pancia di San Siro, nonostante l’avvio balbettante appare sicuro sul match contro l’Anderchk…l’Andhre…contro i belgi: “Che angoscia, voglio morire”. Ci pensa anche Nocerino a suonare la carica: “Montolivo mi sta sul cazzo, meno male che non gioca”.
L’ambiente è carico e compatto, non c’è che dire. E non potrebbe essere altrimenti. Il Milan ha perso in casa con la neopromossa Samp, vinto a Bologna perché Agliardi sta al calcio come un diabetico a una pasticceria e riperso con l’Atalanta. Ma la Champions è la casa dei rossoneri, non dimentichiamolo. Mi accomodo in tribuna accanto a Galliani, che sente un sacco ogni match del Milan. E’ talmente nervoso che attacca a fumare e si accende una cravatta gialla. Pronti via, Boateng ha già sbagliato 3 appoggi ed Emanuelson 4 cross. Sono passati 30 secondi dal fischio d’inizio. Allegri chiede a Palazzi di poter essere squalificato e mandato agli arresti domiciliari. Per dimostrare la sua colpevolezza, mostra al procuratore federale delle foto che lo ritraggono mentre, fuori da una Snai, ingaggia una gara a chi mangia più Buondì con Signori mentre indossa un parrucchino. Emanuelson cerca il gol imitando un celebre gesto di Hakan Sukur in un derby di qualche anno fa. Moratti vede la scena e cerca di reingaggiare il turco, che oggi fa il rappresentante per la Doner Kebab: i suoi familiari lo abbattono mentre sta correndo al telefono.
Finisce il primo tempo. Secondo le statistiche fornite dalla Uefa, “L’Anderlecht non ha fatto un cazzo”. Il tecnico dei belgi, rientrando negli spogliatoi, spiega che “Io l’Old Trafford me lo ricordavo diverso. Lo United ci sta mettendo in difficoltà”. In zona mista passa Galliani, che sta andando negli spogliatoi a ricordare alla squadra che la Champions è la casa del Milan. E’ sempre nervoso, si sta fumando la base della Mitropa Cup.
Squadre di nuovo in campo. Il Milan si ricorda che la Champions è casa sua: Antonini ordina una cucina all’Ikea, Nocerino mette i tappetini a bordocampo e Bonera si incazza perché Abbiati non mette le pattine. Boateng viene sostituito e la prende benissimo: l’auto di Allegri è ancora sul fondo della Martesana. I rossoneri spingono, si mangiano un altro paio di gol. Galliani, fumandosi una piadina al kebab, prova a contattare Hakan Sukur. Pazzini la prende a male e chiede a Boateng se gli può dare una mano per la macchina dell’ad rossonero. Finisce il match. Delusione sul volto di tutti, già si pensa al campionato, dove il Milan affronterà l’Udinese. Guidolin mette già le mani avanti: “Sono contento per il Milan”.
Alessandro Oliva
@aleoliva_84