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ORFANI: RINGO #2 - Recensione

Creato il 15 novembre 2014 da Audaci

Tutto ha un prezzo
ORFANI: RINGO #2 - RecensioneLa fuga dell’ex Pistolero in compagnia dei giovani ribelli Seba, Nuè e Rosa prosegue in Nulla per nulla, primo episodio di Orfani non sceneggiato da Roberto Recchioni (che risulta comunque nei credits dell'albo come co-autore del soggetto). La scrittura dei dialoghi (e non solo) infatti spetta alla new entry Mauro Uzzeo, vecchia conoscenza dei lettori di John Doe. Ai disegni troviamo invece Luca Maresca, dopo la brillante performance del numero 5, L’uomo col fucile, uno degli episodi migliori della prima stagione.
[Attenzione: quanto segue non è spoiler-free, trattare con estrema cautela!]
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Per una volta, iniziamo parlando dei colori, alla cui realizzazione c'è il ritorno della talentuosa Alessia Pastorello: in alcune tavole tocca livelli di eccellenza davvero notevoli (poveri i nostri portafogli, ci piacerebbe sfogliare l’edizione Bao che prima o poi uscirà di queste tavole, ma non ditelo a nessuno). Come sempre, le scelte cromatiche sono essenziali per Orfani. I coloristi, insieme agli autori, hanno infatti deciso di abbinare specifici colori a ognuna delle varie città italiane che i protagonisti attraverseranno nel loro viaggio, partendo da Napoli nel numero scorso e diretti verso il Nord Italia. Quindi le più fredde sfumature di blu hanno colorato la Napoli del primo episodio, mentre a breve vedremo una Roma permeata da un verde caldo, una Bologna intrisa di giallo asfissiante e così via. In questa Nulla per nulla, invece, è il grigio della copertina di Emiliano Mammucari a pervadere anche le prime tavole dell’albo e a lasciare maggiormente il segno, con quella polvere penetrante che rimembra il Cormac McCarthy di The Road e che di sicuro non è di buon auspicio per il prosieguo di questo viaggio nel nulla post-apocalittico!
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Immagini esplicative ad opera di LRNZ sulle condizioni di un'Italia distrutta


Il grigissimo mondo delineato in questo secondo numero di Orfani: Ringo non fa sconti, è “un’Italia devastata da una distruzione così profonda da condannare i suoi abitanti per l’eternità” (per come la descrive lo stesso Uzzeo). Forse ancor di più che nella prima stagione, si narra di un contesto in cui tutti potrebbero tradirti, tutti potrebbero venderti al miglior offerente, nessuno ti è realmente amico. E ogni città è una città fantasma, preda di ladri e vagabondi. E ogni sicurezza è una falsità, un luogo comune da correggere. Sicuramente l'espandersi di quest'affresco post-apocalittico costituisce uno degli elementi di maggiore interesse della vicenda narrata e di ciò che ancora dobbiamo leggere nei prossimi episodi.
Altro elemento da considerare è l'evoluzione del rapporto tra Ringo e i tre ragazzi (di cui uno, non sappiamo ancora chi, è suo/a figlio/a). Il Pistolero è una figura leggendandaria della rivoluzione contro l'establishment e il potere (rappresentato dalla malvagia Presidentessa Juric) ed è ovvio come ciò eserciti un certo fascino nei tre giovani ribelli. Eppure Ringo rifuita di farsi riconoscere da loro come "eroe" e a maggior ragione di rendere noto il verosimile rapporto di parentela che lo lega a uno di loro. 
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E non c'è solo questo: cosa ancor più profonda, rifiuta di assumersi le proprie responsabilità di padre. Infatti, un momento della storia è molto esplicativo. Una volta portati i ragazzi in un posto ritenuto sicuro, è intenzionato a lasciare Seba, Nuè e Rosa lì, ed andarsene per la propria strada. Solo che arrivano a scombinare tutto i perfidi Corvi, nostre vecchie conoscenze ora trasformati e diventati scorta personale della Juric (e che indossano tute dal design superbo ideato dal mitico LRNZ). Insomma, qualcuno ha tradito Ringo e i ragazzi e fatto arrivare i malvagi Corvi nel luogo che loro ritenevano una piccola oasi nel deserto. Ma, se non fosse stato per l'improvviso arrivo dei Corvi, Ringo sarebbe davvero scappato? Avrebbe abbandonato i tre giovani ragazzi al loro destino? 
La fatica immane mostrata da Ringo nell'assumersi la responsabilità di essere il mentore dei ragazzi, la fragilità che ne deriva, il fatto di non aver mai ricevuto l'amore che ora dovrebbe essere pronto a donare, sono tutte caratteristiche che lo rendono squisitamente umano. Meno spaccone e più profondo.
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I Corvi nel design impeccabile di LRNZ


Un plauso quindi a Uzzeo per essere entrato nella serie con stile e ideee. E un grande riconoscimento poi va tributato anche al buon Luca Maresca, autore di una prova solida e dal tratto che si abbina perfettamente alla storia. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che su questa serie i disegnatori sembrano quasi spinti a dare ognuno il meglio di sé. Ciò fa aumentare ulteriormente le aspettative riguardo gli albi di prossima uscita in cui vedremo all'opera disegnatori come Carlo Ambrosini, Paolo Bacilieri e Giancarlo Olivares.

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Immagine di Carlo Ambrosini tratta dal numero di Orfani: Ringo in uscita il prossimo mese!

il Sommo
ORFANI: RINGO #2 - Recensione
ORFANI: RINGO "Nulla per nulla”NUMERO: 2 (Orfani #14)
DATA: Novembre 2014
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO: Mauro Uzzeo e Roberto Recchioni
SCENEGGIATURA: Mauro Uzzeo
DISEGNI E CHINE: Luca Maresca
COLORI: Alessia PastorelloCOPERTINA: Emiliano Mammucari

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