Ragazzi miei….sono tornata da dicembre e lo so che non ci avete dormito la notte.
Lo so che ci avete pensato ogni giorno…che anche adesso che leggete queste mie poche (poche…) righe, la domandina continua a frullarvi in testa e non vi dà tregua…
Ma la Maga che c… sta facendo?
Oltre a scrivere sui “massimi sistemi” e fare battute su Facebook…questa neo trentenne (:-D) come sta contribuendo nella nostra società?
Bravi…anche io me lo sto domandando….
Non ci crederete mai e anche io continuo a non crederci…strano, ma vero, la Maga ha trovato lavoro!
Noooooooo, ma dai???? In Italia? Davvero? Senza raccomandazioni? Un lavoro bello che ti piace, che c’entra con quello che hai studiato e forse forse non è nemmeno pagato male? Noooooo…..
Siii….più o meno.
Nel senso….ho trovato un lavoro che mi piace. Verissimo.
Che questo sia anche ben pagato è ancora tutto da vedere. No, non fate quella faccia, lo so che il lavoro va pagato…. è che io lavoro in questo “paradiso” da circa un mese e mezzo e ancora non ho visto neppure uno straccio di contratto….
Ebbene si…anche io sono “atipica”. Non mi piace definirmi a progetto…ma quale progetto? Neanche a tempo determinato perché sarebbe troppo lusso….una co.co.co? No….troppo facile.
Sono “atipica”…nel senso che un contratto come il mio, mi dispiace, ma non penso lo possa vantare nessuno nel nostro paese.
Come ve lo spiego? Se il capo mi legge il blog finisce che il lavoro termina ancora prima dell’inizio del contratto!
Vabbè…non importa..io ve lo devo raccontare.
Perché alla fine rido per non piangere.
Come ben saprete io vivo in un bel paesello della riviera ligure. E indovinate un po’ dove ho trovato lavoro?
A Genova? No
A La Spezia? No
A Savona? No
A Imperia? No, grazie e meno male aggiungo…. imperiesi non me ne vogliate…ma è la vostra città è proprio brutta….
La Maga ha trovato il fantomatico lavoro in….Piemonte.
E con la Matiz Chevrolet bianca presa in prestito dalla mamma (la settimana scorsa ha pure forato una gomma in autostrada e per poco la Maga ci lasciava…) si fa avanti e indietro (120 km al giorno) dal paesello del Piemonte al paesello della Liguria ogni giorno, cinque volte la settimana.
Ma la Maga è contenta perché il lavoro le piace assai.
Che combina, di preciso?
Dunque…addetta comunicazione, giornalista, responsabile ufficio stampa, videooperatore in caso di emergenza (in caso di emergenza) addetto pubbliche relazioni, direttore responsabile della testata dell’azienda…e oggi già che c’era si è pulita pure l’ufficio.
Il tutto alla modica cifra di….no, non ve lo dico perché è imbarazzante. Nel senso che può sembrare pure un signor stipendio, come l’ha chiamato il mio capo…ma se ci togli le spese di viaggio (20 euro al giorno tra autostrada e benzina) e sostentamento (almeno 4 caffè al giorno) alla fine in saccoccia rimane poco…
Ma il lavoro mi piace. E il capo non è scemo, lo ha capito. E il capo è un brav’uomo, by the way.
Solo che prima di tutto è un imprenditore. E guarda i suoi interessi.
Il problema non sono i soldi e non sono nemmeno le condizioni di lavoro.
Posso passare sopra al fatto che ci stiamo trasferendo (siamo in modalità trasferimento da un mese…il trasferimento di solito ha un inizio e una fine ravvicinati, ma non nel nostro caso…noi vogliamo distinguerci e abbiamo iniziato il trasferimento un mese fa e contiamo di finirlo tra un mese circa) e che internet non funziona perchè, visto che ci stiamo trasferendo, il capo ha pensato bene di staccare internet e attivarlo nei nuovi uffici..solo che negli uffici nuovi manca la luce…quindi stiamo in quelli vecchi senza internet ma con la luce..e in quelli nuovi non ci sta nessuno…ma almeno c’è internet!
Posso passare sopra il fatto che, visto che ci stiamo trasferendo, la donna delle pulizie non viene più da circa un mese e io comincio ad avere paura ad entrare in ufficio al mattino…a guardare sotto la scrivania, a fissare quel secchio dell’immondizia così pieno che non si può più fissare..
Perché so che, come dice il capo, “il disagio è temporaneo”. I nuovi uffici sono stupendi, li ho visti…esistono!!
Io avrò una stanza tutta per me…bella grande e pulita….non so ancora se entro l’anno solare o meno, ma sono sicura che in quella stanza prima o poi ci entrerò!
E allora stringo i denti e passo sopra a queste “sciocchezze”…
Però è il contratto che mi fa paura.
E’ una roba strana…io non so come definirlo.
A confronto i contratti a progetto sono manne dal cielo…perché almeno si capiscono!
Il mio capo dice che mi vuole pagare bene e io sono contenta. Ma vuole pagare meno tasse possibili. Mi dice che preferisce darli a me piuttosto che allo stato..che adesso è in un momento delicato….ma sono disc?orsi normali secondo voi?
Quando parla mi sembra una citazione di Tonino Carotone: È un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto…..
In Australia nessun datore di lavoro mi aveva mai fatto discorsi alla “Carotone”: se non ti possono pagare o ti possono dare meno, te lo dicono molto semplicemente. Accetti? Bene. Non accetti? Bene lo stesso, avanti il prossimo.
Qui è tutto un romanzo invece. Per dirti che non ti possono pagare quello che ti hanno promesso partono da lontano..ti raccontano la storia della loro famiglia…ti dicono che loro volevano, che ce l’hanno messa tutta ma alla fine proprio non ce l’hanno fatta. E a te per poco non viene da piangere, miseria ladra!
Ma che ci posso fare io se tu, capo, non ce la fai? Vuoi un abbraccio?
Il capo, dopo avermi raccontato la tragedia umana e le forche caudine (leggi: il commercialista) attraverso le quali è dovuto passare….mi ha proposto la seguente tipologia di contratto.
E mentre me lo spiegava, gesticolava in modo impressionante, come a voler sottolineare la giungla burocratica pazzesca che ha dovuto superare per arrivare a produrre un simile esempio di contratto…qualcosa di unico nel suo genere…quasi quasi se ne vantava…ma porca….
Prendete nota perché sono sicura che una roba così non l’avete mai vista…
Contratto da tirocinante (ho 30 anni, badate bene) a 500 euro al mese
Buoni benzina e telepass per le spese di viaggio (massimo 350 euro)
Il resto in nero.
Niente rimborsi per i pasti.
E gli ho dovuto regalare due settimane di lavoro a gratis…perché doveva provarmi prima….
Potete immaginare la mia espressione. Pensavo fosse una battuta. Mi son detta: “Ora si mette a ridere e inizia a parlare sul serio,eheheheheheheheh……..no?”
No. Lui aveva terminato di parlare e gesticolare e voleva avere la mia opinione.
Io un’opinione ce l’avevo pure….ma non so se era il caso di condividerla….
Allora, come si fa in questi casi, ho detto che dovevo pensarci un attimo e che gli avrei fatto sapere il giorno dopo.
Dopo attenta analisi con la mia famiglia e una lucida retrospettiva di mio fratello (“Quello è uno stronzo….”) ho deciso di fare come facciamo noi tutti giovani italiani.
Ho accettato. E poi si vedrà.
Si vedrà si, perché questo super contratto dura sei mesi. E se dopo sei mesi gli affari andranno bene (parole del capo) allora divento a tempo inde.
Nella mia testa continuo a domandarmi cosa voglia dire “se gli affari andranno bene”….ora vanno male per caso? Allora perché mi assumi se vanno male?
Voglio dire…ma perché fanno tutte ste manfrine per assumere una persona? Se non puoi pagarla, lascia stare, no?
Oppure falla lavorare di meno…insomma, ma la trasparenza in Italia che fine ha fatto? E lo so, sono un’ingenuona….
Comunque….tutto questo per dirvi che la Maga ha trovato lavoro, ma visto come vanno le cose in Italia e vista la “fortuna” sfacciata della Maga in campo lavorativo (vi invito a leggere le mie esperienze in Australia al riguardo) era normale che mi capitasse tutto questo….
Scusate la finezza, ma ci manca solo che devo mettermi pure la scopa dove sapete bene voi e pulire l’ufficio…
Spetta va, fammi leggere bene il contratto che mi sa che mi tocca davvero….
Ciao ragazzi!
La Maga tirocinante, pendolare e interregionale….