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ORGOGLIO CAZZONE #elezionipolitiche #grillo #bersani

Creato il 06 marzo 2013 da Albertomax @albertomassazza

 

sfiga

Io non ho niente da dire contro i supporters di Berlusconi; figurarsi contro quelli di Grillo; anche perché, ad essere sarcastico, si potrebbe dire, come si dice dalle mie parti, che gliene ha già dette abbastanza Nostro Signore.

Io ce l’ho con tutti quelli che si son sorbiti, nell’ordine e senza batter ciglio: Prodi1 con relativi svirgolamenti tecnici e dalemiani, Ciccio Mascellone Rutelli, Prodi2 con Mastella incorporato, Wafer Veltroni e la sua vocazione maggioritaria. Ce l’ho con tutti quelli che hanno scelto il momento meno opportuno per dare una lezione al centrosinistra, il momento in cui c’era la possibilità di fare una svolta vera, con una coalizione plurale, ma coesa; il momento, soprattutto, in cui si poteva mettere definitivamente all’angolo il caimano.

No, perché ci sono milioni di elettori, grossomodo quelli che avrebbero consentito l’autonomia del centrosinistra anche al Senato, che hanno votato tutti i suddetti, magari turandosi il naso e, di fronte alla proposta progressista più credibile degli ultimi 20 anni, quella di Bersani, hanno voltato le spalle.

Perché l’elettore non ha sempre ragione; non è un cliente, l’elettore, e se si vuole uscire da una prospettiva affaristica della politica, bisogna iniziare da questi piccoli particolari, dal non votare in base allo spot elettorale, alle capacità comunicative, agli slogan giornalistici, ma in base alla serietà, alla credibilità, alla competenza.

Perchè l’Italia è un paese da chiacchiere da bar, in cui ognuno si sente portatore della grande tradizione culturale nazionale, ma la ignora profondamente. E’ un paese con una naturale, calamitica propensione verso l’orgoglio cazzone.

Ecco, se anche quelli che generalmente ponderano le decisioni, s’informano senza preconcetti, iniziano a comportarsi in quel modo, allora siamo proprio fottuti. Orgoglio cazzone è destinato a diventare il partito di maggioranza assoluta.



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