Ecco tutti gli ex dc che esultano per l’ex dc Mattarella al Quirinale di Edoardo Petti
A partire da Paolo Cirino Pomicino, che su Formiche.net non nasconde la felicità per il ritorno alla più alta magistratura repubblicana di un esponente della Dc: “La quale non è stata una parentesi né un incidente della vita pubblica italiana”.
Sergio – ricorda l’ex ministro – appartiene con il padre Bernardo e il fratello Piersanti a una “stirpe di quel glorioso partito, a una famiglia di cultura forte e stabile sotto il profilo dell’ispirazione cattolico-politica”. E può vantare un elevato tasso di credibilità nei confronti dei governi occidentali e dell’amministrazione Usa. Nella veste di vice-premier nell’esecutivo guidato da Massimo D’Alema tra il 1998 e il 1999, condivise la scelta di mettere a disposizione della Nato le basi militari di Vicenza per favorire il decollo degli aerei che andavano a bombardare Belgrado per fermare la guerra nel Kosovo. Forte di tali credenziali, rimarca l’ex parlamentare dello Scudo crociato, Mattarella dovrà divenire il contrappeso istituzionale di un premier “dominus di governo e Parlamento”. La fierezza dei democratico-cristiani Un sentimento di orgoglio viene rivendicato da Enrico Letta, che in un’intervista rilasciata a Carlo Tecce sul Fatto Quotidiano evidenzia l’autorevolezza del candidato del Partito democratico alla Presidenza della Repubblica per il ruolo di garante della Costituzione. E spiega che “i democristiani non sono una brutta categoria, anzi costituiscono l’esatto contrario”.A mio avviso si sbagliano e di grosso. Sergio Mattarella è stato scelto e votato perché l'Italia degli scandali quotidiani, l'Italia della Casta volgare e famelica, l'Italia che ha perso ogni ritegno tanto da schifare la maggioranza degli Italiani AVEVA BISOGNO DI UNA FIGURA PULITA, solo questo, e la ex-militanza DC in questa scelta non c'entra affatto, altrimenti avrebbero scelto, (perché no?), uno di loro!
Invece Sergio Mattarella è stato scelto solo per sé stesso, una rara figura di persona perbene.
Il sottobosco silente del residuato DC dunque non resusciti con inutile vanto, perché se è vero che, dopo la vergognosa e disastrosa fine del fascismo, ha avuto il merito, insieme ad altri Partiti, di ricostruire le macerie dell'Italia, è anche vero che di danni ne ha fatti parecchi. Vogliamo ricordarne solo alcuni? Per anni l'edilizia scolastica pubblica è stata penalizzata per spingere le famiglie borghesi ad iscrivere i figli nei licei privati gestiti da preti e suore. Uno degli innumerevoli esempi è stato il Liceo dove sono andati tutti e tre i miei figli, ospitato in locali di proprietà di una Parrocchia a cui lo Stato italiano pagava un affitto principesco che, negli anni, è diventata una cifra con cui si sarebbe potuto costruire il Liceo Statale, come poi si è fatto, ma dopo manifestazioni di piazza a cui partecipai, come genitore, anch'io, con tanto di cariche della polizia contro gli studenti.
Tali locali, che fruttavano alla Chiesa una rendita niente male, erano disadorni, non spendendo, il locatore ecclesiastico, nemmeno una lira per la manutenzione, cosa che di solito è deputata proprio al proprietario dell'immobile. Invece spesso i bagni erano inagibili perché gli scarichi otturati con ritorno di acque scure e maleodoranti, la palestra era uno stanzone pieno di umidità in cui era impossibile sdraiarsi a terra per compiere determinati esercizi di Educazione Fisica, che pure erano nel programma ministeriale per l'insegnamento di quella materia, le prese di corrente pencolavano fuori dai muri pericolosamente, il riscaldamento spesso era rotto... e così via.
Non è stato un caso quello del Liceo Scientifico "Bruno Touschek" di Grottaferrata in quegli anni... Magari lo fosse stato. La Politica della DC, sempre al Governo, era orientata a favorire il Vaticano a spese dei contribuenti dello Stato Italiano.
DAL SITO di Eduardo Ambrosio
...la Presidenza del Consiglio (era succeduto a Craxi nel 1987), che fu assunta da Giulio Andreotti, il quale, grazie ad un alleanza di ferro con il PSI di Craxi, governò fino alle elezioni del marzo '92. Furono questi anni di "assoluto immobilismo" nella vita politica italiana. Il deficit pubblico continuò a crescere; la criminalità mafiosa divenne sempre più arrogante, continuando a macchiarsi di assassini e stragi, riuscendo persino ad uccidere, nel 1992, i due magistrati - simbolo della lotta alla mafia. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino;
L'arte suprema dell'insegnante è risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza
Non ti stancare di strappare spine,
di seminare all'acqua e al vento,
la STORIA non miete a giugno,
non vendemmia a ottobre,
ha una sola stagioneil tempo,e ... non si ripete, si rivive.(Ignazio Buttitta)
Mai dimenticare la Storia....