Sono rimasto colpito dal contenuto di questo articolo http://www.repubblica.it/ambiente/2011/02/07/news/casa_futuro_germania-12069072/. Non tanto per le tecnologie in esso descritte che, in un modo o nell’altro, sono da tempo ampiamente pubblicizzate e conosciute tra coloro che dedicano un minimo di attenzione alle energie alternative e alla possibilità di ridurre la nostra “impronta” sull’ambiente che ci circonda. Quanto piuttosto per “l’ingente” investimento (2,5-3 milioni di euro) che il governo federale tedesco intende stanziare per il progetto di questa casa del futuro. Avete capito bene. 2,5-3 milioni di euro. Non ditemi che il vostro pensiero non è andato immediatamente agli oculati e lungimiranti investimenti di casa nostra (aeroporto, inceneritore, people mover ecc.ecc.). Un altro aspetto che ha richiamato la mia attenzione è stato il ”governo federale”. In quanto regione autonoma abbiamo diversi punti in comune con tale realtà e l’enorme disponibilità finanziaria di cui disponiamo (dispongono) da decenni ci avrebbe potuto rendere (tra le altre cose) regione locomotiva di un’innovazione e di una ricerca in ambiti che ci avrebbero resi orgogliosi di appartenere alla tanto decantata “Petite Patrie”… E invece…
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