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Originale vs. remake: funny games

Creato il 24 marzo 2014 da Hovogliadicinema
Dopo alcuni mesi di assenza torna finalmente la rubrica Originale vs. Remake in collaborazione con Director's Cult. Questo mese è il turno di un film che ha spaventato il pubblico europeo ed americano con una duplice versione diretta dallo stesso regista: ovviamente sto parlando di Funny Games, film del 1997 di Michael Haneke, che dieci anni dopo ne ha diretto lo stesso remake shot for shot americano.
Su Director's Cult potete trovare la recensione del remake americano, mentre di seguito trovate la recensione del film originale del 1997.
ORIGINALE VS. REMAKE: FUNNY GAMES
Titolo originale: Funny Games
Paese: Austria
Anno: 1997
Durata: 103 min.
Genere: drammatico, horror
Regia: Michael Haneke
Soggetto: Michael Haneke
Sceneggiatura: Michael Haneke
Cast: Susanne Lothar, Ulrich Muhe, Arno Frisch, Frank Giering, Doris Kunstmann, Wolfgang Gluck, Christoph Bantzer, Stefan Clapczynski
Trama: Una famiglia composta da madre, padre, bambino e cane, arriva nella seconda casa per le vacanze estive. Di lì a poco, due ospiti dei vicini di casa, Peter e Paul, apparentemente gentili ed educati, vengono a turbare la loro quiete. 
Funny games rappresenta un film unico nel suo genere. Una rappresentazione della violenza, allo stesso tempo, cruda e insignificante, senza che effettivamente la violenza venga concretamente mostrata. Haneke crea un dramma teatrale, destinato a essere replicato, riprodotto, come poi farà lui stesso nel 2007 con la versione americana shot for shot.In un luogo immacolato e incontaminato, due ragazzi, vestiti di bianco, angeli del male, armati di una mazza da golf, portano scompiglio all'ordinaria routine quotidiana delle ricche famiglie in vacanza. Il dramma si svolge nell'arco di circa dodici ore, che pesano, anche se il film dura 103 minuti. Quando il padre Georg chiede a Peter e a Paul: "Perché fate questo?", i due inventano una storia come un'altra. La verità è che la violenza è sempre violenza, comunque la si guardi e comunque la si subisca. Alla fine l'incubo per alcuni, nel bene o nel male, finisce e ricomincia da qualche altra parte e per qualcun altro. Oltre all'inspiegabile e tracotante freddezza dei due aguzzini, ciò che scuote lo spettatore è l'insopportabile incapacità della famiglia protagonista di reagire, se non all'ultimo momento e quando oramai è troppo tardi: un'incapacità forse inspiegabile se confrontata con la tradizionale (e direi fittizia) eroicità dei personaggi televisivi e cinematografici, ma che registra un'umanità più vera, scioccata da un evento del tutto inatteso ed improvviso. Haneke porta, dunque, in scena la violenza del carnefice, da un lato, e la passività della vittima dall'altro, mostrando con onestà l'una e l'altra, ma senza volontà di suscitare compassione. Alla fine, si tira un sospiro di sollievo, ma allo stesso tempo con orrore ci si domanda: tu chi sei? Vittima o carnefice?
Voto: 8
Se vi è piaciuto guardate anche... Funny games (2007), Arancia Meccanica, Elephant



ORIGINALE VS. REMAKE: FUNNY GAMES

Funny Games del 1997


ORIGINALE VS. REMAKE: FUNNY GAMES

Funny Games del 2007





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