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Oristano, processo a don Giovanni Usai Testimonianza choc di un’ospite della Comunità il Samaritano

Creato il 03 febbraio 2012 da Yellowflate @yellowflate
Oristano, processo a don Giovanni Usai Testimonianza choc di un’ospite della Comunità il SamaritanoE’ iniziato oggi, nel Tribunale di Oristano, il processo per favoreggiamento della prostituzione e abusi sessuali contro don Giovanni Usai.

“Mi prostituivo per 30 euro in una camera della Comunità il Samaritano, io ero agli arresti domiciliari, i clienti erano detenuti in permesso premio. Ho sempre respinto invece le avances di don Giovanni Usai e per questo lui mi trattava male”. Con la deposizione di Ogenovo Blessing, una nigeriana di 22 anni che fu ospite della Comunità tra i mesi di febbraio e di novembre del 2009, è entrato nel vivo in Tribunale a Oristano il processo per favoreggiamento della prostituzione e abusi sessuali contro il fondatore della Comunità di Arborea per il recupero dei detenuti. La giovane donna non ha risparmiato le accuse nei confronti di don Usai. “Aveva rapporti sessuali con le altre ospiti della Comunità e per questo permetteva a tutte di fare quello che volevano. A me – ha raccontato – ha chiesto più volte di andare a letto con lui, ma io gli ho sempre risposto di no e lui mi diceva che avrebbe scritto al giudice per farmi tornare in carcere”.

Rispondendo alle domande del pubblico ministero Diana Lecca, la teste nigeriana ha anche spiegato che si prostituiva nella camera di un’altra ospite della Comunità, Rita, che le presentava i clienti, le faceva da palo quando si intratteneva con loro e si prostituiva anche lei. “Don Giovanni sapeva tutto, perché andava a letto con Rita e una volta l’aveva sorpresa in camera con un uomo”, ha dichiarato ancora la testimone, che poi ha spiegato di aver lasciato la Comunità perché non le piaceva quel che succedeva in quel posto e dopo la partenza di Rita non si sentiva più tranquilla.

Oltre che dalle dichiarazioni della testimone, l’udienza è stata movimentata anche dai ripetuti e duri scontri tra il pubblico ministero Lecca e l’avvocato Anna Maria Uras, difensore di don Giovanni. Uno di questi ha anche determinato una breve sospensione dell’udienza da parte del presidente del Tribunale Modestino Villani. Al termine dell’udienza il processo è stato aggiornato al 23 marzo prossimo.


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