Nella notte
così buia e fonda,
scorre l’acqua
del ruscello.
Nel suo correre
verso il mare
travolge
le pietre e i sassi
sgretolati
da intrusi calpestii.
i ricordi di un
manipolo umano
addestrato alla morte
svaniscono
nel suo impeto.
Svaniscono
Le loro gesta e la bandiera
con l’ulivo
decorato a mano
una fatica immane
spezzava le loro membra
ma nella tasca
una foto di pargoli vivaci
ridava un tenue sorriso.
Occhi bagnati
di sudore e lacrime,
e lo sguardo
si posò pietoso
sulle terre lontane
oltre la montagna.
Erano
Le loro terre natie,
lassù orme indelebili
giacciono ancora per seguire
l’orizzonte amico.