Il personaggio più misterioso di “Orphan Black” è la Signora S, nonostante la presenza dei cloni, resta anc°ora da capire chi ella sia e se sia oppure no coinvolta nel Project LEDA e quindi alla creazione delle sosia.
In vista della seconda stagione, Maria Doyle Kennedy ha rilasciato qualche dichiarazione. ”Per me era chiaro fin dall’inizio che non ci sarebbe stato soltanto la semplice apparenza ed è fantastico. Il co-creatore Graeme Manson mi ha detto che il mio personaggio era ispirato a Patti Smith e per me andava benissimo”. [Ride]
Ma appunto, c’è ancora tanto da sapere sulla Signora S. “Arriveremo a sapere che lei era un’attivista costantemente in lotta. Talvolta le sue azioni non hanno raggiunto il risultato che voleva o magari ha addirittura commesso qualche errore, ma non ha mai perso la sua bussola morale. Lei è sempre rimasta dalla parte dei più deboli e certamente ha combattuto una bella battaglia. Arriveremo però a vedere anche il suo lato più materno, specialmente nella sua interazione con Kira e la protezione affettuosa nei confronti della bambina”.
Ma non solo il presente, per capire meglio serve ripercorrere qualche passo indietro. “Nella seconda stagione realizzeremo com’era 20 anni fa, forte, combattente e sotto pressione, come le viene richiesto nuovamente adesso, lei è in grado di cavarsela con facilità”.
Invece con Sarah? Come sarà adesso il loro rapporto? “Madre e figlia hanno sempre avuto una relazione difficile, perché d’altronde sono molto simili. Sarah è ribelle proprio come lo era anche la Signora S, ribelle, testarda, tutti tratti che hanno in comune, se non ci fosse tutto quel dramma in corso sarebbero sempre testa a testa. Ma è anche chiara la presenza di un amore più profondo e sappiamo che la priorità è mantenere Kira al sicuro, non metterla mai in pericolo, perché è giovane e innocente. Vogliono tenerla lontana da quel mondo affinché non entri mai a farne parte” dice Kennedy. [Entertainment Weekly]