Una delle mani tagliate ritrovate ad Avaris
Un team di archeologi ha scavato un antico palazzo nella città egizia di Avaris, facendo una scoperta piuttosto raccapricciante: gli scheletri di 16 mani umane seppellite in quattro fosse. Due di queste si trovano di fronte a quella che si ritiene essere stata la sala del trono, contenevano una mano ciascuna. Altre due fosse, esterne al palazzo reale, contenevano le restanti 14 mani.Si tratta esclusivamente di mani destre, non ci sono mani sinistre. Le mani sono abbastanza grandi, alcune anche molto grandi. I reperti risalgono a circa 3600 anni fa, un periodo in cui gli Hyksos, un popolo che si crede sia stato originario di Canaan, controllava una parte dell'Egitto. Avaris, oggi nota come Dillo el-Daba, era la capitale degli Hyksos. Al momento in cui le mani sono state sepolte, il palazzo reale era occupato dal re Khayan.
Gli scheletri di mano sembrano essere la prima prova tangibile di una pratica attestata nelle antiche fonti egizie, in cui i soldati usavano offrire la mano destra mozzata del nemico in cambio di oro. Tagliare la mano destra di un nemico era una pratica comune sia tra gli Hyksos che tra gli Egizi. Un conteggio, ritrovato sulle pareti della tomba di Ahmose figlio di Ibana, riporta quante mani destre furono mozzate durante un combattimento tra Egizi ed Hyksos.
La scoperta appena fatta è la prima vera prova di questa macabra pratica.