Da: Il Corriere del Mezzogiorno
Deportata a soli 8 mesi ad Auschwitz,
morì sul treno. Per lei la strada
ora dedicata al fascista Azzariti
di Natascia Festa
Piccolo fiore inconsapevole ed innocente, ma purtroppo in grado di soffrire, piombata dentro un vagone di un treno con tanti altri deportati, senza il minimo necessario per una creaturina di 8 mesi!
E' morta e non si può nemmeno pensare allo strazio dei suoi genitori.
Si chiamerà Luciana Pacifici una via del Borgo Orefici dove la piccola nacque.
L’idea della fondazione Valenzi accolta dal Comune di Napoli. La cerimonia martedì 17 col rabbino capo Nico Pirozzi e Sandro Temin dell’Unione delle Comunità Ebraiche
NAPOLI - Era nata al Borgo Orefici il 28 maggio 1943. Ha vissuto giusto il tempo per essere messa su un treno di deportazione verso Auschwitz. Ma nel campo di sterminio non è mai arrivata perché Luciana, figlia di Loris Pacifici e Elda Procaccia, morì a soli otto mesi in quel vagone-bara. È la più piccola vittima napoletana della Shoah.
Da martedì 17 novembre, una strada a due passi dalla sua casa natale, per beffa intitolata nel 1970 a Gaetano Azzariti, il giurista fascista presidente del Tribunale della Razza,porterà finalmente il suo nome. È il punto d’arrivo di una perorazione della Fondazione Valenzi, accolta dall’assessorato alla cultura del Comune di Napoli guidato da Nino Daniele.
La cerimonia