Orrore pianificato contro Gaza, Israele prevede sette settimane di guerra: in tempo per le elezioni

Più che guerra è follia, e non per difendere una parte e non l’altra. Un simile spargimento di sangue, un dolore di questo genere non può essere pianificato in questo modo, oltretutto nell’imminenza delle elezioni israeliane. ’Un periodo di combattimenti di sette settimane” contro Hamas, è quel che ha dichiarato il generale israeliano Eyal Eisenberg, durante un incontro con comandanti regionali e responsabili di autorità civili locali. E’ proprio Eisenberg il comandante del fronte interno di Tel Aviv. Ormai l’operazione militare (diciamo pure la strage, per non usare termini degni di un’operazione chirurgica) ha il nome “Colonna di nuvola”. E’ quel che le autorità locali stanno preparandosi a sostenere. E’ un’offesa all’umanità e l’ha scatenata Israele. E di nuovo si pone e si porrà sempre il dilemma drammatico: com’è possibile che una violenza simile sia tollerata, oltretutto con una disparità di forze così straordinariamente a favore di Israele, e col silenzioso consenso delle maggiori potenze mondiali. E’ bastato un attentato e qualche movimento sospetto in Francia per scatenare la voglia di combattere in Mali e bastano, guarda caso nello stesso periodo,  le elezioni per scatenare Israele contro la striscia di Gaza? La questione islamica va affrontata come non è mai stato fatto dal dopoguerra, quando il terrorismo islamico, e non è un caso, non era certo un pericolo per l’umanità.