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Ortensie...... una passione che viene da lontano.

Da Lella
Quando ormai grandicella ho iniziato ad avere una predilezione per le ortensie forse non mi sono neppure chiesta il perché.
Solo negli anni a venire mi sono resa conto di quanto forte fosse il mio attaccamento a quel fiore, da averne un segno in ogni angolo della casa, del terrazzo e del giardino.Persino in camera da letto, sulla parete vicina alla parte in cui dormo io, è appeso un vecchio quadro che ritrae delle ortensie. 
Ortensie...... una passione che viene da lontano.
E' un quadro davvero vecchio, che ho fatto restaurare e che da trent'anni "dorme" accanto a me. Sì trenta'anni, tanti quanti sono gli anni che sono passati da quando è mancata la nonna 'Milia. Fu allora che ritrovai, al momento del disbrigo dello scantinato delle cose da buttare, questo vecchio caro quadro. Un tuffo al cuore..... era il quadro "della domenica". Il quadro che io vedevo appeso davanti a me, sopra "l'ottomana", la domenica a pranzo dalla nonna. Era il quadro dei ricordi, dell'infanzia, di me bambina:......................Il quadro che aveva sostituito un grande specchio perché io, invece di mangiare, facevo le boccacce e mi specchiavo.Al momento del suo ritrovamento era così danneggiato che temetti di non poterlo recuperare, invece, un abile restauratore ha fatto il miracolo restituendomi un pezzo di me e della mia storia.
Ortensie...... una passione che viene da lontano.
E' per me un ricordo caro non solo perché è legato alla mia infanzia, ma anche e soprattutto perché mi ricorda la nonna Emilia. Una nonna sorridente e allegra sempre. Una nonna che sdrammatizzava ogni cosa. Una nonna che permetteva le piccole trasgressioni che una mamma severa non mi concedeva. Una nonna che vedevo poco, solo una volta alla settimana, la domenica appunto, e durante una meravigliosa intera settimana alla fine delle scuole e una alla fine di agosto, per la festa del paese.A casa di questa nonna bevevo persino il latte appena munto, io che al latte sono intollerante!A casa della nonna 'Milia, nei pomeriggi d'estate, quando tutti riposavano, mi rifugiavo nell'orto e mangiavo, staccandoli dalla pianta, dei pomodori rossi, caldi e saporiti. Dei pomodori di cui ricordo il profumo intenso nel momento in cui li staccavo dal picciuolo che li univa alla pianta. Un profumo e un sapore che non ho mai più sentito, ma che ricordo benissimo. In quei pomeriggi il caldo era soffocante e io, mangiati i pomodori, mi rifugiano all'ombra di un grande nocciolo che se ne stava sonnolento ai margini dell'orto. Mi sedevo a terra sull'erba fresca e cullata dal frinire delle cicale, sognavo ad occhi aperti................ fino a quando qualcuno non gridava: MariellaaaaaaaaaaaaaaaaaaOps.......... i ricordi mi hanno sopraffatta!Termino qui questo "a m'ardord" e vi presento la mia nonna 'Milia, in una foto di quando era ragazza
Ortensie...... una passione che viene da lontano.

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