Orticaria

Creato il 30 marzo 2014 da Scribacchina

Per dire quello che mi sta facendo male in questo momento dovrei scendere troppo nel personale. Non credo sia il caso.
Mi limiterò a restare sul vago, tanto il concetto è quello.

Non sopporto le ragazzine viziate. Quelle che hanno avuto tutto dalla vita. Quelle che hanno alle spalle i genitori pronti ad appoggiarle in tutto e per tutto: università a centinaia di chilometri di distanza (per un capriccio, non per necessità), viaggi, denaro per qualsiasi cosa. Quelle che tutto è dovuto: perché sono «ancora piccole» – io a quell’età mi mantenevo già da sola…
Quelle che sono state cresciute nella bambagia, tirate su a forza di zuccherini e buffetti sulle guance. Quelle che non sanno nemmeno cosa voglia dire guadagnarsi da vivere. Quelle che non hanno sputato sangue per costruirsi una vita. Quelle che, comunque vada, atterreranno sempre sul morbido, perché ci sarà sempre qualcuno pronto a prenderle tra le braccia.

Ok, è un problema mio. Non ho avuto quella che si dice una vita facile.
Quello che sono diventata, il mio lavoro, il poco che possiedo, tutto questo me lo sono costruito versando sangue.
Litri e litri di sangue.
Nessuno mi ha viziata, nessuno mi ha mai dato niente.
E’ quindi ovvio che se mi si viene a chiedere l’ennesima – l’ennesima! – prova di stima (che sia denaro, favori gratuiti o inchini) verso questo tipo di ragazzina, beh… stavolta rispondo picche.
Anche se politicamente non potrei.
Anche se alla mia bella età dovrei essere superiore a queste piccolezze.
D’altra parte, credo ci siano ferite che non potranno mai rimarginarsi e con le quali bisogna cercare di convivere.

Sorry, stasera ho il dente avvelenatissimo.


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