Magazine Cucina
Ricordo il viaggio a Roma in aereo, andata e ritorno in giornata, la registrazione negli studi di Cinecittà, il pranzo alla mensa della Rai, trucco e parrucco, scelta degli abiti...persino la registrazione per uno spazio sponsorizzato richiede un sacco di formalità!
Paolo Bonolis molto più simpatico di quanto credessi, alto tanto da farmi sentire una formica... incredibilmente bravo nel mettermi a mio agio, anche se non era il mio battesimo televisivo.
Bene, questa ricetta me la sono inventata ben prima della moda di fare l'orzo perlato a risotto, erano gli anni '90, e vedendo quei chicchi sferici mi ero posta il dubbio se potessero essere cotti come un risotto, con tempi di cottura maggiorati ovviamente, ma facilmente aggirabili con l'aiuto della pentola a pressione, mezzo utilissimo per realizzare buoni risotti se si ha poco tempo dopo che si torna da una giornata piena di lavoro (e ai tempi lavoravo sodo).
Perchè al rosmarino? mica potevo farlo alla milanese, strano per strano usiamo un'erba aromatica mi son detta, avevo una bella piantina di rosmarino sul davanzale, scelsi quello.
Fu un mio must per tanto tempo, ora lo rispolvero approfittando del blog.
-ricetta-
80 g di orzo perlato per persona
2 cucchiai di rosmarino tritato
brodo vegetale 2 volte e mezza il peso dell'orzo
1/2 cipollina o uno scalogno tritati
burro, pepe
1 cucchiaio di ricotta e 2 cucchiai di formaggio grattugiato per mantecare
Direttamente nella pentola a pressione (si può fare senza ma i tempi di cottura dell'orzo sono lunghi) metto cipollina o scalogno a soffriggere in una noce di burro.
Appena appassisce butto l'orzo che ho prima risciacquato, lo faccio ben tostare poi metto un terzo del rosmarino e il brodo caldo, mescolo bene e chiudo la pentola con il suo coperchio e la valvola.
Aspetto che fischi quindi abbasso la fiamma e calcolo 15' di cottura. Al termine spengo e apro dopo che ho fatto sfiatare il vapore e condisco col resto del rosmarino.
Per mantecare aggiungo i formaggi, copro e lascio insaporire 3', tanto l'orzo non scuoce, rimanendo sempre ben croccante. Un'ultima macinata di pepe nero ed è pronto.
Niente altro, deve esplodere tutta l'aromaticità del rosmarino, che ben si accorda con i sentori di peperone verde e foglia di pomodoro di un buon Sauvignon Blanc friulano.
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