Ma senza indugio alcuno passiamo a vedere quali sono i film e i volti che l'Academy ha deciso di premiare quest'anno, prendendo in esame solamente le categorie di spicco. Partiamo come di consueto dalla categoria più importante di tutte, quella che incorona il miglior film dell'anno, riconoscimento atteso da attori, registi e maestranze tutte.
And the winner is... rullo di tamburi... Rocky di John G. Avildsen. Ottimo film che indubbiamente si ritaglierà il suo posto d'onore nella storia del cinema, a concorrere contro il film interpretato dall'energico Sylvester Stallone c'erano però titoli importanti e impegnati come Tutti gli uomini del presidente, Quinto potere e Taxi driver. Quella dell'Academy sarà stata davvero la scelta più azzeccata?
Rocky raccoglie anche la sua seconda statuetta con il premio per la miglior regia andata a John G. Avildsen che mette nel sacco le prove dei colleghi Ingmar Bergman (niente meno), Alan J. Pakula, Sidney Lumet e Lina Wertmuller.
Arriva purtroppo postumo l'Oscar in qualità di miglior attore protagonista per Peter Finch in Quinto potere, l'attore è purtroppo scomparso nel gennaio ultimo scorso, a lui con affetto dedichiamo la stesura di questo post.
Quinto potere vince a mani basse nella categoria attori e attrici, garantendo anche alle sue donne, Faye Dunaway e Beatrice Straight, i prestigiosi premi dell'Academy, rispettivamente nelle categorie miglior attrice protagonista e non protagonista.
Sprazzi di gloria anche per Jason Robards e per il film Tutti gli uomini del presidente che portano a casa la statuetta nella categoria miglior attore non protagonista.
Segnaliamo ancora la vittoria nella categoria migliori costumi del nostro Danilo Donati per Il Casanova di Federico Fellini, quella per le musiche de Il presagio composte da Jerry Goldsmith e quello per la miglior canzone a Barbara Streisand con Evergreen.