Oscar 2014 in salsa gay: i momenti salienti JustNews.it Il portale delle news
Oscar 2014 in salsa gay. Vediamo quali sono stati gli aspetti della serata da ricordare per la comunità Lgbt. Non si può non partire dalla mattatrice, la splendida Ellen DeGeneres, presentatrice e lesbica. Questa è stata la seconda volta di Ellen agli Oscar come presentatrice: la prima volta nel 2007, prima edizione della storia condotta da una lesbica dichiarata.
Secondo elemento: la Notte degli Oscar è stata prodotta, per il secondo anno consecutivo, da Craig Zadan e Neil Meron, entrambi gay, che hanno scelto di omaggiare “Il mago di Oz“, in occasione del settantacinquesimo compleanno della pellicola. A interpretare “Somewhere over the rainbow” è stata P!nk. Straordinaria la sua performance di un pezzo che è diventato, così vuole la Storia, inno gay quando, durante i moti di Stonewall, nel locale stava risuonando proprio questo pezzo. Transessuali e omosessuali per la prima volta si ribellano alla polizia. Ha tutto inizio: ecco cosa c’è da festeggiare nel 2014.
Quanto alle pellicole in concorso, inevitabile citare “Dallas buyers club“, con Matthew McConaughey che ha vinto il suo primo Oscar nel ruolo di Ron Woodroof, tossicomane omofobo e maschilista che, dopo aver scoperto di essere sieropositivo, cambia anche la propria visione della realtà Lgbt. Nello stesso film premiato anche, con l’Oscar come miglior attore non protagonista, Jared Leto, nei panni di una donna transessuale. E poi c’è il delizioso “Philomena“, che tratteggia con leggiadria e ironia la ricerca del figlio perduto, omosessuale, da parte di una donna irlandese.
Da segnalare anche la vittoria di “Let it go” come miglior canzone, tratta dal film “Frozen“: seppur non esplicitamente, il film da alcuni è stato concepito come un’allegoria del coming out. Ad ogni modo, la canzone delizia con alcuni versi universalmente validi: “no right, no wrong, no rules for me, i’m free”.
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