E’ arrivata la notte più attesa dai cinefili del mondo, quella nella quale vengono premiati i migliori film dell’ultimo periodo, o meglio, i migliori film secondo l’Accademy Awards, perché c’è sempre qualche grande escluso e perché comunque i premi sono quasi interamente dedicati al cinema ‘merigano, regalando gli altri film nella categoria “cinema straniero”. Anche quest’anno, comunque, fra grandi lotte e premi già annunciati da tempo abbiamo vissuto l’ebrezza della premiazione, con una piccola nota di soddisfazione nella vittoria di Sorrentino, che dopo Benigni porta un’altra statuetta in territorio italiano. Da parte mia ieri sera avrei voluto seguire la diretta, ma non avendo Sky ho dovuto ripiegare sullo streaming che, a quanto ho capito, dopo il red carpet ha chiuso i battenti…quindi me ne sono andato a dormire. Ciancio alle bande, passiamo ai vincitori e ai delusi da questa 86esima notte degli Oscar ‘merigani!
(PS: prima di beccarmi una denuncia, le foto le ho fregate a Panorama)
Miglior film: 12 anni schiavo
Si diceva fosse un premio annunciatissimo quello per il film targato Steve McQueen (che ho visto ieri sera e recensirò entro la giornata), ma la concorrenza era tanto, soprattutto da parte di The Wolf of Wall Street (che incredibilmente non si è portato a casa nulla di nulla) e Dallas Buyer Club. Sinceramente ho trovato il film sulla schiavitù in America qualcosa di abbastanza rivisto e poco originale e a questo punto avrei premiato la pellicola di Jean-Marc Vallée al posto di quella di McQueen, ma all’America evidentemente piace rivangare il passato.
Miglior regia: Alfonso Cuaron – Gravity
Ho tifato Gravity fin da quando l’ho visto, nonostante i pareri discordanti che si sono creati nel mondo cinematografico: chi pensa che sia uno dei migliori film del 2013 e chi pensa che sia una ciofeca inutile. Naturalmente mi trovo nel primo versante di quelli che avrebbero messo in testa a Cuaron una corona per eleggerlo Re del Mondo. Gravity ha fatto incetta di premi, anche se la maggior parte è roba minore.
Miglior Attore Protagonista: Matthew McConaughey – Dallas Buyers Club
Era lotta aperta fra Leonardo (che arriva a sfiorare la statuetta per la milionesima volta) e Matthew (che fino a ieri faceva film di cacca e oggi si è riscoperto attorone), ma ha vinto Matthew. Mi dispiace per Leonardo, ma effettivamente anche l’interpretazione del collega smagrito meritava parecchio.
Miglior Attrice Protagonista: Cate Blanchet – Blue Jasmine
Blue Jasmine è tra i pochi film candidati che non sono ancora riuscito a vedere, quindi ciccia, poco da dire non posso giudicare nulla. Avrei gradito anche l’oscar alla Bullock, visto che come McConaughey fino a ieri faceva film di cacca e ora ha fatto un filmone. Mancato l’oscar anche per Amy Adams, che nel frattempo vince la gara nel mio cuore.
Miglior Attore Non Protagonista: Jared Leto – Dallas Buyers Club
La coppia del film di Vallée si aggiudica la combo dei premi e la cosa era abbastanza annunciata. L’Accademy ha una predilezione per chi riesce a trasformare il proprio corpo per un film e questa edizione ne è la prova. Rimane a bocca asciutta Fassbender, che veramente se lo sarebbe meritato.
Miglior Attrice Non Protagonista: Lupita Nyong’o – 12 anni schiavo
Anche qui la vittoria era abbastanza certa per una bellissima interpretazione dell’attrice a me sconosciutissima. C’è anche da dire che la concorrenza non è che fosse tutto ‘sto granché.
Miglior sceneggiatura originale: Spike Jonze – Her
Film che ho iniziato a vedere, ma non ho ancora finito (eh c’è una vita anche io), ma che dai commenti pare spacchi di brutto (se potete vedetelo in lingua). Concorrenza alle stelle anche per questo premio, dove se la battevano anche Dallas Buyers Club (anche se non capisco…non era tratto da una storia vera?) e Nebraska.
Miglior sceneggiatura non originale: John Ridely – 12 anni schiavo
Un altro statuetta nel sacchetto di Steve McQueen, anche se stavolta potevano anche dare il contentino a Scorsese e regalargli almeno un oscar…cristo.
Miglior film straniero: La grande bellezza
E qui l’orgoglio italiano è alle stelle, nonostante il premio fosse annunciatissimo. Da parte mia ho tifato Sorrentino sin da quando sono uscito estasiato dal cinema, poi vedete voi.
Miglior film d’animazione: Frozen
E qui un po’ ci sarebbe da fare il ditino a quelli degli accademy, perché ho capito che siete ‘merigani e volete la roba ‘merigana, ma che un film per bambini in età prescolare mi batta una qualsiasi pellicola di Hayao Miyazaki (soprattutto se lo stesso ha annunciato che questo sarà il suo ultimo lavoro) proprio non mi va giù.
Da qui in poi partono i premi minori nei quali Gravity ha fatto un macello e s’è presa un sacco di roba, come la migliore fotografia, miglior montaggio, migliore colonna sonora, migliori effetti speciali, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro (che differenza c’è? boh). Qualche premio qua e là anche a Il Grande Gatsby che si aggiuda scenografia e costumi. Il resto è roba poco interessante.
E voi siete d’accordo con i premi assegnati in questa lunga notte degli oscar??