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Oscar 2016 – Finalmente!

Creato il 29 febbraio 2016 da Wsf

Sì, è il caso di dirlo: Finalmente! Non solo perché Leonardo di Caprio ha vinto il suo strameritato (e attesissimo) Oscar, ma perché anche il nostro geniale Ennio Morricone ha finalmente vinto la sua statuetta, conquistando tutti con il suo dolcissimo discorso di ringraziamento in italiano dedicando il premio alla moglie.

È stata, questa degli Oscar, una lunga notte piena di soddisfazioni, abbracci, risate, ma anche e sopratutto polemiche: Chris Rock, il presentatore della serata, furioso come una iena, comincia con un discorso velenosissimo sul fatto che non ci sono attori di colore fra le nomination più importanti. Un discorso, questo, a cui un europeo può rispondere che semplicemente hanno candidato i più bravi senza badare al colore della pelle, ma per gli afroamericani la storia è leggermente diversa: le discriminazioni in America sono ancora fortissime in ogni ambito e, se per noi dall’altra parte dell’oceano non sembra una tragedia, per gli americani bistrattati lo è eccome. Specialmente pensando che di attori meritevoli ce n’erano, specialmente Idris Elba, fenomenale in “Beast of No Nation”, che non è stato minimamente preso in considerazione.

L’Academy ha ben pensato di prendere Chris Rock a presentare la serata per compensare questa mancanza, e Chris Rock l’ha presa come una buona scusa per far pentire a tutti i presenti in sala di essere nati e fargliela pagare per ogni nomination negata ad una persona di colore fin dalla notte dei tempi, anche prima che venissero inventati gli Oscar. Esagero? Un tantino. Il discorso iniziale è di una cattiveria quasi inaudita, che il pubblico accoglie con un sorriso forzato, ma ci sta, e tanto. Specialmente quando propone una nomination per tutti gli afroamericani freddati dalla polizia mentre andavano innocentemente in giro, magari verso un cinema per guardare un film di bianchi. Sarebbe stato epico, poi ha degenerato. Sul palco accade di tutto: boyscout rigorosamente afroamericane che vendono biscotti durante la serata, video e tributi al mese della Storia Nera americana, presentatori quasi tutti neri (possibilmente di sesso femminile), interviste per strada al pubblico afroamericano. Gelo in sala. Lì lo spettatore medio non americano capisce che in America stanno messi effettivamente malissimo.

Dopo una serata fra momenti stucchevoli in grado di far rimpiangere Sanremo, arriva il tenerissimo momento di Morricone che, dopo molte nomination a vuoto per le migliori musiche e un solo Oscar alla carriera, finalmente vince la sua statuetta. Fa tenerezza, è visibilmente commosso, e con la voce rotta dall’emozione dedica il premio a sua moglie Maria, in italiano, con l’interprete a fianco che traduce. Mi aspettavo un salutino ai Subsonica, ma sono stata delusa. Un altro momento di grande impatto emotivo è l’esibizione di Lady Gaga su un argomento forte e delicato come quello dello stupro, portando egregiamente il lavoro a casa cantando la bellissima “Til it happens to you” e facendo commuovere mezza sala.

Si fanno le cinque del mattino, il pubblico freme: per mantenere alti gli ascolti quest’anno avrebbero voluto mettere la premiazione per il miglior attore proprio alla fine, anche dopo il miglior film, cosa che sarebbe stata un tantino esagerata, ma hanno desistito in nome della tradizione e il responso che ha tenuto sul fiato per mesi il popolo di internet è il penultimo ad arrivare: Leo vincerà? Non vincerà? Sarà deluso anche quest’anno? Sbroccherà in pubblico? Strapperà le sedie e le lancerà sul palco? I pronostici che circolano in rete sono i più disparati e Julianne Moore, che dovrà annunciare il vincitore (sapendo bene che ogni secondo di suspense potrebbe causare una strage di fiati sospesi nei cinque continenti), apre la busta e con un sorrisino da Gioconda subito annuncia quello che tutti stavano aspettando: Leonardo di Caprio ha vinto un Oscar, la maledizione Di Caprio è finita, il mondo può tornare a respirare. Leo si trattiene stoicamente dallo strappare la statuetta di mano a Julianne e mandare tutti affanculo e fa un elegantissimo importante discorso sul cambiamento climatico, dimostrando per l’ennesima volta di essere un signore.

Oscar 2016 – Finalmente!

Ps. Mad Max ha vinto quasi tutto, tranne il miglior film che è andato al Caso Spotlight, Iñárritu ha vinto l’Oscar alla regia per il secondo anno di fila; tutte cose molto importanti, ma ieri notte il mondo si è fermato solo per Leo, che ora può tornare ad essere un attore normale e non un fenomeno mediatico. Evviva, evviva. Buonanotte.


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