Con gli occhi un po’ chiusi dopo 6 ore di diretta, è ora di tirare le somme di questi Oscar 2016. Sorprese? Conferme? Entrambe. Diciamo che gli Academy hanno seguito uno spartito che già i Golden Globes avevano scritto in precedenza, con alcune improvvisazioni come una grande orchestra può certamente permettersi in una serata incredibile dal Dolby Theatre. Dopo un’introduzione (scontata ma divertente) di Chris Rock sulla mancanza di candidati di colore, si è partiti con le sceneggiature. Non è stato un caso, visto che la scelta di partire da questi premi è dovuta dalla volontà degli Academy di evidenziare l’iter di stesura del film. Prima si scrive, poi si gira. E i film che si sono aggiudicati questi premi (quello della sceneggiatura originale e non originale) sono stati rispettivamente a Il caso Spotlight e La grande Scommessa. Poi è stato il turno della carrellata di Oscar (ben 6) a Mad Max Fury Road, ottenendo i cosiddetti premi tecnici (dal montaggio, alla scenografia, ai costumi e al trucco), con l’eccezione dei migliori effetti speciali che sono andati (sorpresa!) a Ex Machina.
L’Oscar come migliore attrice non protagonista va invece a Alicia Vikander, che con The danish girl riesce a dare una forte identità al suo personaggio. Per quanto riguarda il migliore attore, è Mark Rylance a ottenere la statuetta per Il ponte delle spie, battendo attori come Mark Ruffalo e Tom Hardy. Non basta la scelta controcorrente di girare il film in 70mm. The Hateful Eight cede il passo a Revenant, che con Emmanuel Lubezki (vincitore di 3 Oscar di fila, il primo a Gravity, il secondo a Birdman) si aggiudica il premio per la migliore fotografia. Non c’erano dubbi per il film d’animazione. Anche se sarebbe stato davvero sorprendente una vittoria di Anomalisa, Inside Out aveva già vinto in partenza, con una storia innovativa e delle scelte stilistiche fuori dal comune. Lo stesso discorso per il film straniero: Il figlio di Saul, acclamato al festival di Cannes, ottiene la statuetta più ambita battendo il contendente il lizza per l’Academy come Mustang. Il nostro Ennio Morricone emoziona il pubblico del Theatre, che con uno standing ovation rende omaggio al Maestro, che ottiene l’Oscar per la migliore colonna sonora per The Hateful Eight. Alejandro Gonzales Inarritu vince per il secondo anno consecutivo la statuetta per la miglior regia che sottolinea il suo incredibile talento dietro la macchina da presa in Revenant, film che vede (finalmente) vittorioso Leonardo Di Caprio con una interpretazione da manuale, acclamato dalla platea con un enorme applauso. A Brie Larson va invece il premio come migliore attrice in Room, mentre (rullo di tamburi) è Spotlight ad aggiudicarsi (meritatamente!) l’Oscar come miglior film.Qui i vincitori del nostro sondaggio.
Tutti i premi e i vincitori del 2016
MIGLIOR FILM: Spotlight
MIGLIOR REGIA: Alejandro Gonzales Inarritu
MIGLIOR ATTORE: Leonardo DiCaprio
MIGLIOR ATTRICE: Brie Larson
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: Mark Rylance
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: Alicia Vikander
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: Spotlight
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: La Grande Scommessa
MIGLIOR FILM STRANIERO: Il Figlio di Saul
MIGLIOR FILM ANIMAZIONE: Inside Out
MIGLIOR FOTOGRAFIA: The Revenant
MIGLIOR SCENOGRAFIA: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR MONTAGGIO: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR COLONNA SONORA: Ennio Morricone (The Hateful Eight)
MIGLIOR CANZONE: Writing’s on the Wall (Spectre)
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI: Ex Machina
MIGLIOR SONORO: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR COSTUMI: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR TRUCCO: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR DOCUMENTARIO: Amy
MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO: A Girl in the River: the price of forgiveness
MIGLIOR CORTO: Stutterer
MIGLIOR CORTO D’ANIMAZIONE: Bear Story