ALBERT NOBBSDI RODRIGO GARCIAUK/IRLANA, 2011con Glenn Close, Mia Wasikowska, Janet McTeer, Aaron Johnson, Brendan Gleeson, Jonathan Rhys Meyers.Ora al cinema candidato a 3 premi Oscar tra cui MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA EMIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Se ti piace guarda anche: Quel che resta del giorno, Victor Victoria, Yentl, Boys don't cry, Shakespeare in love, La papessa
Albert Nobbs (Glenn Close) è un maggiordomo di mezza età,
competente e riservato, che lavora presso un albergo per potersi aprire un
giorno un negozio tutto suo. Una notte è costretto a ospitare un imbianchino
(Janet McTeer) che scopre la sua vera identità. Il caso vuole che è anche
l’imbianchino sia in realtà una donna..
Poi nell'albergo arriva anche un giovane in cerca di lavro (Aaron Johnson) che si invaghisce di una cameriera (Mia Wasikowska).
Nella prima mezz’ora il film tratteggia finemente
l’atmosfera dell’albergo, con perfette ricostruzioni d’epoca e personaggi
azzeccati, ma con l’avanzare delle scene si perde ritmo e diventa sempre meno
chiaro dove si voglia arrivare.
Il film rimane fin troppo garbato, senza riuscire a
focalizzare le tematiche che sembrava voler promettere: alla fine non si parla
della condizione lavorativa della donna nel passato, né dell’identità di genere,
né di omosessualità. L’unico tema che sembra affiorare è quello della violenza
sulle donne, non solo di tipo fisico, ma la riflessione non è sviluppata in modo adeguato. Il motivo che spinge Nobbs a travestirsi
non è di tipo lavorativo o sessuale: egli è convinto che nei panni di un uomo è
più tutelato da una società che sfrutta le donne.
Peccato che Glenn Close non riesca a trasmettere empatia per
la condizione del proprio insondabile personaggio (che idea ha della vita,
dell’amore, del sesso?) e paradossalmente è la peggiore di un cast di tutto
rispetto: la sua recitazione sembra in più di un’occasione quella di un mimo e
in ogni caso troppo teatrale, non riuscendo quindi ad allontanarsi dalla
performance che ha portato per anni sui palcoscenici.
Incomprensibili anche le altre due nomination agli Oscar:
quella di Janet McTeer, più brava della Close nel modulare la voce e la
postura, ma troppo monoespressiva per lasciare il segno nelle poche scene in
cui compare.
Che dire poi della nomination al miglior trucco considerando
che il trucco della Close è di recitare praticamente struccata? Dico
"praticamente" perché sia alla Close che alla Teer sono stati ingranditi leggermente il naso,
come se avere il naso grande fosse prerogativa virile..
La migliore in campo è Mia Wasikowska, in quanto l’unica alle prese con un personaggio che le permette
di attraversare ogni gamma di espressione: maliziosa e spiritosa all’inizio,
innamorata, arrabbiata e poi sofferente. Alla fine il vero personaggio
drammatico e la vera vittima è lei, perché rimasta nei suoi panni femminili.
Dispiace dunque ammetterlo, ma il film di Rodrigo Garcia
(figlio di Gabriel Garcia Marquez), nonostante l’impegno della Close, che ha
fortemente voluto trasporre questo dramma di George Moore, tanto da produrlo e co-sceneggiarlo, oltre che a scrivere il brano cantato da Sinéad O’Connor, non riesce a
convincere del tutto nonostante le premesse interessanti.
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali...
Leggere il seguito
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding...
Leggere il seguito
Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle...
Leggere il seguito
#itsthebooksstupid: inciampare nei libri viaggiando - clicca qui per leggere le parti precedenti. Reading is sexy, and an integral part of the culture in New...
Leggere il seguito
Comprate il biglietto. Entrate in sala. Appena si spengono le luci spegnete il cervello. Non chiedete. Non pensate. Non dubitate. Allora Jurassic World sarà un...
Leggere il seguito
So che ci seidi Elisa GioiaPrezzi Cartaceo: € 18,50 Ebook€: 9,99Pagine 406Pubblicato a giugno 2015ISBN 978-88-566-4445-6C’è qualcosa di peggio che essere tradit...
Leggere il seguito