Oslo, capitale della Norvegia. Da quando ero piccolo sognavo di visitare questa città. Non certo per il suo richiamo turistico non paragonabile ad altre capitali europee, ma perchè la consideravo un posto talmente lontano, lassù nel profondo nord, che raggiungerla avrebbe significato aver affontato un lungo viaggio ricco di avventure e di gelo.Oggi le cose sono cambiate, raggiungere Oslo significa prendere uno dei tanti aerei low-cost che in poche ore e con poca spesa atterrano in uno dei tre aeroporti della città, oppure, ed è il modo che ho utilizzato per visitarla, approfittare di una crociera in Norvegia. Certo, l'avventura è inesistente ma sicuramente è molto più comodo!Raggiungere una qualsiasi città dal mare è sempre suggestivo, soprattutto perchè la città si offre nella sua totalità e via via che ci si avvicina al suo porto si possono osservarne i particolari, ma raggiungere Oslo è veramente spettacolare. Essendo posizionata alla fine del fiordo che prende il suo nome, l'Oslofjord, lungo 100 km, prima di arrivare, si ammira un panorama fatto di 40 isolette alberate, foreste all'orizzonte e tante piccole imbarcazioni.Appena sceso dalla nave, posso subito osservare la fortezza medievale di Akershus e la raggiungo, attraversandola per poter arrivare in centro. La fortezza o il castello, ha al suo interno diverse costruzioni, un tempo militari, che fungono da museo o da ufficio turistico, e dei bei giardini anche vista mare.
Fortezza di Akershus
Subito dopo arrivo alla piazza del Municipio. Non posso dire che questa costruzione che ospita il Municipio di Oslo sia una bellezza architettonica, ed ha uno stile indefinito, che va dal fascista al sovietico. Tuttavia al suo interno si possono ammirare, nella grandi sale, dei mosaici e dipinti che illustrano la vita dei lavoratori norvegesi. Questo edificio è la sede di consegna del premio Nobel per la pace.Facciata del Municipio di Oslo
Salone del Municipio di Oslo
Continuando a passeggiare, un lungo viale alberato che mi ripara dal caldo sole norvegese e dai 30° che questa città raggiunge ed a volte supera in estate, arrivo al Palazzo Reale. Non ho tuttavia il tempo di visitarlo e mi limito a fotografarlo all'esterno. Le visite sono comunque permesse solo nella stagione estiva.il Palazzo Reale di Oslo
Do anche un'occhiata ad una bella costruzione lì vicino che scopro essere il Teatro Nazionale, in seguito il Palazzo del Parlamento e quello dell'Università.il Teatro Nazionale di Oslo
La mia curiosità va però a quella che è considerata l'attrazione principale della città di Oslo, il parco Vigeland. Questo parco prende il nome da questo famoso scultore norvegese Gustav Vigeland, un artista, devo dire, molto prolifico. La città di Oslo gli aveva infatti assegnato un palazzo dove esporre le sue opere, in cambio delle stesse dopo la sua morte, ma presto non fu più sufficiente e così venne progettato il parco, all'interno di quello già esistente chiamato Frognerparken. Il parco è formato da cinque zone caratteristiche: il Cancello, il Ponte, la Fontana, il Monolito, e la Ruota della Vita. Tutte le opere di Vigeland rappresentano l'uomo, dalla sua nascita fino alla morte. Il Cancello è formato da bassorilievi in bronzo che raffigurano perlopiù draghi. Superato il cancello si attraversa il ponte lungo 100 metri e adornato da 58 statue in bronzo a grandezza naturale che rappresentano bambini, donne e uomini.La più famosa tra queste è il bambino furioso, Sinnataggen.il Sinnataggen presso il Parco Vigeland ad Oslo
Superato il ponte si giunge alla Fontana, interamente in bronzo, con sculture che rappresentano le varie fasi della vita umana.la fontana nel Parco Vigeland di Oslo
Dopo la Fontana si raggiunge la parte alta del parco dove si trova il Monolito, una stele di granito scolpita che purtroppo era in restauro. Attorno al monolito si trovano 36 statue anch'esse in granito, ed anche queste raffigurano figure umane a grandezza naturale.E per finire si raggiunge il Cerchio della vita, un grosso anello in bronzo, dove si intrecciano figure umane dall'età infantile fino a quella senile.
il Cerchio della Vita al Parco Vigeland di Oslo
Dopo questa visita, che mi ha affascinato parecchio, faccio ritorno alla nave. Mi prometto di ritornare in questa città che ho trovato molto gradevole ed a misura d'uomo, anche per visitare quello che il tempo a mia disposizione non mi ha permesso, come ad esempio il Museo Munch dedicato a Edvard Munch per vedere il famoso Urlo. L'unico difetto di questa città, come del resto della Norvegia, è il costo della vita esagerato per le nostre tasche, per il resto merita una visita anche approfondita, per godere anche della natura che la circonda.
Per informazioni:Oslohttp://www.visitoslo.com/it/Parco Vigelandhttp://www.vigeland.museum.no/