Dopo Trondheim è Bergen, per vedere qualcosa della vita norvegese nel suo luogo a maggiore densità abitativa e diciamo anche perché c'era un buon collegamento aereo, siamo andati per 3 giorni a Oslo.
Impatto con la città meno entusiasmante che con Stoccolma. Non credo fosse semplicemente la stanchezza di giorni intensi, ma la luce e forse una architettura moderna in qualche cosa depauperata di fascino...
E poi l'albergo in una posizione un po' equivoca e onestamente molto sotto le aspettative, ci hanno un po' interdetto. A margine di ciò, in una giornata di intensa passeggiata seguita a una notte difficile, ci è sembrato di esaurire quello che potevamo vedere. Il secondo giorno, causa pioggia ci siamo allungati in zona musei e il terzo abbiamo goduto di un certo relax nei parchi verdi e sul lungomare piacevole della città, brevemente collegandovi una visita alla galleria nazionale...
Insomma, relax, ma anche forse un po' di mancanza di idee e di offerta. Culinariamente c'è stata una buona serata, decisamente costosa, ma piacevole. Per il resto, a fronte di prezzi spaziali e varietà ridotte con delusioni multiple, ci siamo spesso accontentati di take away e panini.
Che dire di Oslo a questo punto? Una città che non ci ha folgorato. Forse troppo pieni gli occhi ancora di una Stoccolma veramente abbacinante, forse condizionati da un ambiente non ottimale e da una sistemazione da ripensare, il ricordo è avvolto di una aura di pochezza. Indiscutibili gli estremamente alti standard di vita, assolutamente apprezzabile la semplicità del fruire dei servizi, la ricchezza di iniziative e di spazi, non è rimasto quel retrogusto dolce di una visita ricca di sorpresa.
3 giorni forse troppi. Buono uno per rilassarsi in un albergo diverso dal nostro... Ma due un po' larghi per il resto.
Resta una città piacevole e serena, anche se con molti angoli bui. A posteriori in una posizione un po' inferiore rispetto alle altre due capitali visitate. Decisamente ricca, ma il denaro non è in grado di donare l'anima ad un luogo...