Anche in questa occasione sono stati rispettati gli strettissimi tempi chirurgici, riducendo a pochi minuti i tempi intercorrenti tra il prelievo dell’organo e il successivo trapianto. Cio’ e’ reso possibile dalla collaudata organizzazione delle risorse assegnate ai due blocchi operatori attivi in perfetta simultaneita’ e dalla disponibilita’ di tutti i componenti l’equipe di medici e infermieri.
Il team chirurgico della Struttura complessa di Urologia- Chirurgia robotica e trapianto renale ha effettuato 73 trapianti di rene da donatore vivente utilizzando sino allo scorso Maggio la tecnica chirurgica tradizionale “open surgery”. Da allora il robot da Vinci e’ entrato stabilmente nella tecnologia dei trapianti di rene da vivente , intervento di altissima specializzazione che in Sardegna viene effettuato solo presso il Dipartimento Rene dell’ospedale Brotzu di Cagliari. Oltre a cio’ nella ultradecennale attivita’ della struttura sono stati effettuati anche 830 trapianti di rene da donatore deceduto. Nel resto d’Italia, e solo in pochissimi casi, l’ospedale Niguarda di Milano, gli ospedali di Pisa e di Pavia, si sono avvalsi del robot nella attivita’ trapiantistica renale.