Prodotta da Andrea Maia per il Teatro Golden e da Angelo Longoni, in scena fino al 23 febbraio, “Ospiti” è una commedia divertente, cinica ma anche romantica.
I tre protagonisti vivono l’amore come la più impegnativa delle loro attività, sia che lo inseguano, sia che lo fuggano, sia che lo sminuiscano. Alla base dei loro comportamenti c’è la convinzione che, quando si è innamorati, ognuno dia contemporaneamente il meglio e il peggio di sé.“Ospiti” racconta la storia di Leo, un misantropo e buffo scrittore di battute comiche caduto in disgrazia che, appena separato, va a vivere in un nuovo appartamento nel quale conosce Sara, una ex innamorata di Giorgio, l’inquilino precedente. Vedendola in difficoltà, Leo decide di ospitarla per qualche giorno, finendo così senza saperlo in un mare di guai. Sulle tracce di Sara, infatti, c’è un altro suo ex, Franco, uomo fragile, possessivo, depresso e violento che vuole riconquistarla a qualunque costo. Franco cade nell’equivoco di credere che Leo sia l’odiato Giorgio, l’uomo che gli ha portato via la donna amata…
C’è sempre qualcosa di decisamente ridicolo nell’amore, perché ci rende vulnerabili, nudi, teneri, ciechi, oppure eccessivamente guardinghi, sospettosi, aggressivi… insomma, aumentando i pregi e i difetti delle persone, mescolando i caratteri e generando conflitti, l’amore ci rende per forza di cose anche comici. Lo spettatore, riconoscendo come proprie alcune caratteristiche degli attori in scena, comprende che anche i suoi comportamenti possono essere buffi o ridicoli.
Questo discorso vale soprattutto per i personaggi di Leo e di Sara, che devono fare i conti con i propri affetti finiti, con la solitudine, con il disincanto col quale affrontano la vita per difendersi dai sentimenti incontrollabili o dalle persone possessive.
Il personaggio di Franco invece offre lo spunto per una riflessione sul fenomeno sempre più diffuso della violenza che subiscono le donne, da parte dei loro ex “innamorati”. In questa commedia c’è la volontà di denigrare la psicologia di questi “uomini” mettendola alla berlina.
Le persone adulte si distinguono dai bambini perché rispondono ai rifiuti e alle delusioni metabolizzando il proprio vissuto attraverso il superamento del dolore.
Il violento è come un bambino: picchia e poi chiede perdono giurando amore eterno. Promette di cambiare ma poi ci ricasca. Confonde il desiderio col diritto di essere corrisposto. Non sa tenere a freno la propria sessualità e la impone. Insomma, se non fossimo di fronte a un delinquente vero e proprio, scambieremmo il suo identikit con quello di un attore talentuoso che interpreta un personaggio ridicolo, un adulto/bambino che nel mezzo di un capriccio spezza il giocattolo più amato.
dal 4 al 23 Febbraio
Teatro Golden Via Taranto 36
OSPITIdi Angelo Longoni conCesare Eleonora MarcoBocci Ivone Bonini
ORARIDal martedì al sabato ore 21
Domenica ore 17 Sabato 8 e sabato 15 febbraio ore 17.
Lunedì e Mercoledì risposo
BIGLIETTIIntero€ 25 + € 2 diritto di prevendita
Ridotto € 20 + € 2 diritto di prevendita