Non so dire, con esattezza, da quanto tempo il libro Ossa fredde di A.J.Cross fosse in attesa nella libreria di casa. Ricordo di averlo acquistato parecchio tempo fa per lasciarlo lì, abbandonato a se stesso... E forse avrei fatto bene a lasciarlo lì!E' un libro lungo, di oltre 500 pagine, molte delle quali oserei dire inutili... L'autrice (che usa uno pseudonimo e non il suo vero nome) è una criminologa e psicologa forense. La protagonista del libro è una psicologa forense.Un dettaglio non da poco, questo, visto che l'autrice trasferisce in Kate - questo il nome della protagonista - il suo sapere, ciò che fa nel suo quotidiano. Lo fa anche piuttosto bene visto che rende il personaggio credibile. Un personaggio che si fa un sacco di domande, che prende appunti, che lascia liberi pensieri su pensieri per arrivare al bandolo della matassa. Questo, però, non basta a rendere il romanzo godibile al 100%. Tanti (forse troppi) dettagli, capitoli nei quali si continua a girare a vuoto rischiano di spiazzare il lettore che resta continuamente in attesa di un colpo di scena che tarda ad arrivare.
La storia si riassume in fretta: a Birningham vengono ritrovare ossa di una ragazza, un'adolescente scomparsa parecchi anni prima. Al primo ritrovamento ne segue un altro, poi un altro. I casi vengono riaperti e Kate - psicologa forense ed insegnante universitaria - si vede coinvolta in modo diretto nelle indagini dell'Unità delitti insoluti con cui collabora. Mentre le indagini sono in corso, l'assassino di allora torna a colpire.
Questo è quanto. Il tutto, si sviluppa in tante, tantissime pagine che in alcuni punti mi hanno fatto perdere il filo del racconto. Tanti nomi, tanti personaggi, alcuni dei quali minuziosamente descritti, altri invece proposti in modo appena accennato.
Onestamente, forse perchè il genere mi piace ed ho letto molti autori di diverso calibro, questo libro mi ha spiazzata. Non sono riuscita a seguire le intuizioni di Kate cosa che, invece, in altri libri (di altri autori) con altri protagonisti è stato molto più semplice.La svolta? All'ambiente in cui cercare l'assassino si arriva con chiarezza ma poi, svelato il nome, ho detto "...chi?" tra me e me. Bho, forse mi sono distratta nel momento cruciale del racconto. Un dettaglio mi ha incuriosita alla fine, sono proprio le frasi finali... che mi hanno lasciato pensare ad ulteriori sviluppi futuri.So che Kate sarà protagonista anche di un'altra avventura, seguente a questa ma al momento non sento proprio il bisogno di cercarla!
Con questa lettura partecipo alla Challenge 2016 - Le Lgs sfidano i lettori.
Per la prima tappa propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n. 5: un libro di almeno 400 pagine.