Osservando con gli astronomi

Creato il 18 luglio 2014 da Media Inaf

Dal 22.07.2014 al 29.08.2014

La cupola del Telescopio INAF Copernico a Cima Ekar – (c) Lino Contri

Gli astronomi dell’INAF di Padova e Asiago offrono, per tutta l’Estate, a grandi e piccini visite guidate – mattino, pomeriggio e sera – ai telescopi professionali dell’INAF e del Dipartimento di Fisica e Astronomia G. Galilei dell’Università di Padova.

Il Galileo, lo Schmidt e il Copernico, attualmente il maggior telescopio sul suolo nazionale, saranno a disposizone del pubblico per osservazioni diurne e notturne, ma anche laboratori e lezioni per comprendere sempre di più il Cosmo!

L’offerta è veramente molto varia e articolata e copre tutta la settimana eccettuato il lunedì. Alla fine della presente descrizione si può trovare un calendario dettagliato di giorni e orari.

In particolare, durante gli appuntamenti serali privilegeremo l’osservazione del Cielo notturno con l’utilizzo, da remoto, del telescopio Schmidt di cima Ekar. Gli argomenti approfonditi durante la serata varieranno in base agli astri osservabili in cielo nel periodo in cui si prenota la visita.

Ma gli astronomi non lavorano solo di notte! Faremo infatti osservazioni anche nelle ore diurne, per esempio del Sole, la stella a noi più vicina, e l’unica di cui è possibile vedere dei dettagli in modo diretto. Coi nostri telescopi, muniti di appositi filtri solari, sarà possibile infatti osservare macchie e protuberanze solari.

Curiosi e appassionati potranno inoltre affiancare un astronomo al lavoro durante la “Notte da astronomo” a cima Ekar, approfondendo lo studio di oggetti per esempio come le Supernovae. Verranno riprese immagini usando diversi filtri per analizzare e scomporre la luce delle stelle per comprenderne la natura.

Per i bambini, fino ai 14 anni, abbiamo invece una simpatica proposta, con un racconto a fumetti il cui protagonista è un Robot dal nome decisamente originale: Marco Polo! Si chiama così perché anche il nostro è un esploratore, ma in questo caso spaziale. Marco Polo andrà infatti a esplorare un asteroide! Al termine della lezione si lancerà un piccolo razzo costruito al momento con materiali semplici nel piazzale dell’Osservatorio del Pennar.

E, ancora: come fanno gli astronomi a ricavare informazioni dalla luce stellare? Il laboratorio “I colori delle stelle” permette di capire come, dalla scomposizione della luce, sia possibile determinare temperatura, composizione chimica, velocità e altre caratteristiche degli astri.

Uno degli strumenti dell’Astronomia (c) MUSA

Nell’offerta c’è anche il recente Museo degli strumenti dell’Astronomia (MUSA) che sarà aperto al pubblico tutto il periodo estivo. Il visitatore potrà, oltre ad ammirare  il grande telescopio “Galileo” costruito nel 1942, vedere come viene oggi utilizzato per gli studi astrofisici e rivivere la storia delle scoperte effettuate con i numerosi strumenti scientifici che fecero di questo osservatorio uno dei più importanti al mondo.

Infine vi ricordiamo che, come durante tutto l’anno, l’Osservatorio è visitabile ogni primo sabato del mese (ore 18:00 e 21:00). Per gruppi di almeno 10 persone è possibile concordare la visita direttamente con l’astronomo.

Solo su prenotazione all’ufficio informazioni e accoglienza turistica IAT Asiago: iat.asiago@provincia.vicenza.it; tel: 0424 462221 (aperto dal lunedì al sabato nei seguenti orari: 8:30/12:30 e 14:30/18:30; domenica: 10:00/12:00 e 15:00/18:00)

Qui sotto il calendario schematico completo.

Vi aspettiamo numerosi!

Calendario:
Martedì:
ore 10.30: visita ai telescopi di cima Ekar;
ore 21.00: osservazione del firmamento dall’Osservatorio del Pennar.
Mercoledì:
ore 16.00: Marco Polo Robot (Osservatorio del Pennar)
ore 21.00: Notte da Astronomo (Osservatorio Cima Ekar)
Giovedì:
ore 16.00: laboratorio I colori delle stelle (Pennar)
ore 21:00: I miti del cielo (Pennar)
Venerdì:
ore 10.30: Osserviamo la nostra stella! – osservazione del Sole (Pennar)
Sabato
ore 15.00: visita al Museo degli Strumenti dell’Astronomia (Pennar)
Domenica
ore 10.30: visita al Museo degli Strumenti dell’Astronomia (Pennar)

Fonte: Media INAF | Scritto da Caterina Boccato


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