Osservatorio LitBlog n. 22

Creato il 20 giugno 2013 da Letteratitudine

(Qui, l’introduzione di Massimo Maugeri)

a cura di Francesca G. Marone

Il vero e il falso di Cameron

(da Doppiozero)

Ho sempre amato le storie semplici, quelle che sanno restituire al lettore un’immagine di qualcosa di conosciuto, a dispetto delle storie tutte trame, in cui ti imprigioni già nelle immagini cinematografiche e pensi che tutto sommato è sì bella ma a te, proprio a te lettore, tutto quello che è raccontato non potrebbe mai accadere. Peter Cameron non sorprende con grandi fuochi, ma accarezza con la semplicità della sua ironia, con piccoli gesti che sembrano non aggiungere alla complessità del mondo, invece la contengono tutta all’interno. Si può narrare per sottrazione, e qui l’assenza di Tony si estende come un’ombra sul presente dei protagonisti e sul tranquillo weekend in campagna. I sentimenti che attraversano la storia rappresentano per noi il vero e il falso, come dice l’autore di questo articolo, la vita si cristallizza e ci lascia con un sapore finale che sa molto di rassegnazione.
Per saperne di più leggete la presentazione del libro di Peter Cameron Il Weekend, qui…

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Istruzioni per la vita di un manoscritto
(da Le parole e le cose)

Fra i lettori di Letteratitudine ci sono sicuramente scrittori emergenti o aspiranti tali, dunque ritengo particolarmente interessante ed utile segnalare questo articolo, che in realtà è uno stralcio di un vero e proprio saggio sull’argomento: un’analisi sul percorso di scelta degli editori. A quali criteri dovrebbe rispondere un manoscritto per passare al vaglio ed essere scelto da un editor e poi pubblicato?
E’ importante la storia, il tema o l’originalità della voce dell’autore? Il focus è centrato o non so ancora a quale categoria di scritto potrebbe appartenere la mia storia? Ho veramente qualcosa da dire e da far “passare” a chi mi dovrebbe leggere? Un esauriente quadro storico e descrittivo del mondo editoriale italiano apre il pezzo segnalato, per proseguire con un’attenta analisi effettuata con tecniche qualitative e di codifica dei termini più presenti nelle scelte dei manoscritti, attraverso l’ausilio di un software per analisi delle corrispondenze. Molto rilevante la differenza fra le parole emerse riguardo alle scelte di una casa editrice, piccola o medio-grande, rispettivamente comparate per categorie di lingua-voce- stile da una parte e storia-tema dall’altra. Ho trovato questo articolo ricco di spunti interessanti e ne consiglio vivamente la lettura : 1. per chi ha intenzione di proporre un proprio manoscritto e 2. per coloro che hanno la curiosità di capire meglio i meccanismi di scelta degli editori.
Vale la pena soffermarsi qui…

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Percorso di scrittura

(da Sul Romanzo)

In tema con quanto segnalato nel precedente pezzo, vi propongo la lettura di questa intervista realizzata da Morgan Palmas al finalista del Premio Campiello: Giovanni Cocco. I passi incerti dell’inizio, il lavoro, il caso, la struttura e l’idea, tante confidenze scaturite da questa bella intervista si legano al cammino dell’autore che si qui si confida ma che potrebbe essere quello di molti altri scrittori. La sofferenza per i primi rifiuti, la mole inimmaginabile di cartelle scritte, le rivisitazioni continue del testo, ma anche molti spunti che possono diventare consigli pratici per chi stesse cimentandosi con la difficile seppure meravigliosa arte della narrazione.
Per leggere l’intervista completa andate qui…

Francesca G. Marone


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