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Visto in DVD.
Un disoccupato vagabondo entra in una locanda dove si innamora della giovane moglie del più anziano proprietario, ovviamente anche lei ne rimarrà immediatamente colpita. Si ameranno in segreto, progetteranno la fuga, lei desisterà, si divideranno, si rincontreranno e finalmente progetteranno di uccidere il marito e vivere insieme con l’eredità… ovviamente il pentimento ed il rimorso cambieranno radicalmente le cose.
Film tratto dal libro di James M. Cain “Il postino suona sempre due volte” tre anni prima dell’omonimo film americano.
Il film è stupendo, una delle opere prime migliori di sempre; basterebbe solo l’incipit, con un Girotti mai inquadrato in volto e un uso del dolly e della macchina da presa mobile che segneranno tutto il film. Davvero si vede fin da subito l’arte di Visconti.
A dirla tutta il film si perde alla svelta in un chiacchiericcio ad effetto che annoia molto più di quanto affascini, soprattutto nella prima parte. Dopo l’omicidio il ritmo cambia un poco e gli attori ci danno dentro molto di più aumentando il livello, anche se un po di noia continua trasparire. Complessivamente però il film risulta davvero efficace, lugubre e senza scampo come pochi film dell’epoca. Da vedere.