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Osso di cane domestico ritrovato in feci umane risalenti a 9400 anni fa

Creato il 19 gennaio 2011 da Zonwu
cane america feci umane
Gli abitanti del Nord America allevavano (e si nutrivano) di cani almeno 9.400 anni fa, stando ai risultati emersi dall'analisi di un osso cranico di un cane ritrovato in una caverna texana.
L'osso, delle dimensioni di circa due centimetri, è un condilo occipitale destro appartenuto ad un canide. L'analisi genetica ha escluso che possa trattarsi di un lupo, una volpe o un coyote, confermando che il cane domestico viveva fianco a fianco con l'essere umano, in Nord America, almeno 1.400 anni prima di quanto si pensasse in precedenza.
Questo reperto, quindi, sembra rappresentare la prova più antica dell'addomesticamento del cane nelle Americhe. Stime precedenti avevano stabilito che l'allevamento di cani domestici nel Nuovo Mondo sarebbe iniziato attorno a 8.000 anni fa. "Come cane domestico geneticamente identificato, è significativamente più vecchio di qualunque altro esemplare che abbiamo reperito nel Nuovo Mondo" spiega Samuel Belknap III, del Climate Change Institute dell' Università del Maine.
Il cane domestico si è probabilmente originato in Medio oriente tra i 15.000 e i 40.000 anni fa, separandosi dal lupo grigio. Non si conoscono tutti i dettagli sull'evoluzione dell'addomesticamento del cane, ma si è certi che l'uomo abbia giocato un ruolo fondamentale in questo processo di separazione dal lupo.
L'introduzione del cane domestico in Nord America risalirebbe ad circa 10.000 anni fa, grazie alle migrazioni umane che dalla Siberia si spostarono nel continente americano attraverso lo Stretto di Bering. L'osso di cane scoperto da Belknap sosterrebbe questa datazione, ed è il reperto più antico finora scoperto che ci parla dell'allevamento del cane nel Nuovo Mondo.
Ad aggiungersi alla scoperta c'è anche il fatto che l'osso è stato reperito all'interno di feci umane. I cani, quindi, non erano solo i migliori amici dell'uomo, ma anche una fonte alimentare.
"E' abbastanza piccolo da passare attraverso le budella, ma è più largo di quanto ci si possa aspettare" spiega Belknap. "Le dimensioni di alcune ossa che quelle persone ingoiavano è sorprendente. Non masticavano bene il loro cibo come facciamo noi oggi".
La caverna Hinds, in cui è stato scoperto l'osso di cane, è stata occupata oltre 9.000 anni fa da un gruppo non identificato di cacciatori-raccoglitori, che avrebbero utilizzato i cani non solo come animali da compagnia e da caccia, ma anche come animali da trasporto, e come cibo in momenti di difficoltà alimentare o in cerimonie religiose.
Dalle analisi effettuate dall'antropologa molecolare Cecil Lewis, dell'Università dell'Oklahoma, i cani sarebbero appartenuti a una qualche razza messicana o peruviana, con un peso compreso tra gli 11 e i 14 kg.
Secondo Belknap, è possibile che ci siano campioni di ossa scoperti in passato erroneamente attribuiti a canidi selvatici. "Credo che gli scienziati debbano essere aperti all'utilizzo delle ultime tecniche di analisi per determinare se le ossa di canidi siano appartenute a cani, coyote, o lupi, e non semplicemente affidarsi alla sola identificazione morfologica come mezzo di distinzione".
Belknap ha scoperto l'osso di cane all'interno delle feci umane solo dopo la reidratazione delle feci stesse, processo che ha restituito al campione organico tutta la "fragranza" perduta durante l'essiccazione. "Tendo a mettere in fuga le persone del dipartimento di antropologia quando faccio decantare i miei campioni".
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