Il maso, la cui prima testimonianza scritta risale al XIV secolo, vanta una lunga tradizione come osteria. La famiglia cominciò, infatti, a servire in mescita il proprio vino oltre quarant’anni fa e la sua la stube era utilizzata per celebrare i matrimoni di alcune famiglie del paese.
Oggi, ben tre generazioni vivono e lavorano assieme presso il maso Fronthof: i genitori e il giovane Markus, con moglie e figlio. Insieme si occupano delle attività agricole, della lavorazione delle materie prime e dei loro ospiti. E quando serve, fratelli e parenti sono sempre pronti a dare una mano.
“Oltre che per la sua particolare atmosfera, il podere in pietra più antico della Provincia, convince per la sua originale stube e la cantina ma soprattutto per l’offerta culinaria e i tanti prodotti caserecci di eccellente qualità”, ha spiegato Leo Tiefenthaler, Obmann del Bauernbund.
Alla produzione dello speck, ad esempio, per cui Kompatscher ha affinato sempre di più il proprio metodo, sono destinati esclusivamente i suini del maso. Grazie ai vini di casa, Sylvaner, Zweigelt e Pinot nero, Kompatscher ha già ottenuto numerosi premi in occasione delle degustazioni di vini dell’Unione giovani agricoltori. Altri prodotti fatti in casa del maso, a disposizione degli ospiti, sono il succo di mele, gli sciroppi di frutta, le uova, le patate ma anche la carne, i crauti e diverse verdure.