Ottimizzazione e presenza online, alcuni consigli da Webtrends

Da Franzrusso @franzrusso

Webtrends, una delle più importanti agenzie di web e social media measuring, propone consigli per permettere alle aziende moderne di ottimizzare la propria presenza online. Pochi ma essenziali, in uno scenario in continua evoluzione dove serve avere strategia e organizzazione

Per le aziende oggi costruire la propria presenza online appare un’operazione semplice, ma non sempre è così. Una delle sfide che si presentano in un contesto come questo è piuttosto sapersi orientare tra i nuovi canali digitali, valutare anche se sia meglio affidare il proprio messaggio a un app social o mobile piuttosto che a una sezione del sito, misurarne l’efficacia e, infine, ottimizzare il messaggio. Germano Marano, Territory Manager Southern EMEA di Webtrends, indica alcune linee guida da seguire per una presenza online più adeguata ai tempi e che ci sentiamo di proporvi.

Testare la soddisfazione

Cominciamo dalla fine. Lo scopo di un sito web è quello di migliorare la customer experience, favorendo il coinvolgimento degli utenti nei confronti del brand. Chiunque visita un sito web è un cliente potenziale: ma quanto è coinvolto? E, soprattutto, è soddisfatto? Il modo migliore per sincerarsene è quello di eseguire una serie di test, che consentano di sperimentare azioni diverse e osservarne i risultati in tempo reale. In questo modo, salterà subito all’occhio cosa funziona e cosa no e sarà quindi possibile adeguare la propria strategia di conseguenza.

Tutti pazzi per le app

Nell’era delle app, è fin troppo facile lasciarsi trascinare dall’entusiasmo e buttarsi nello sviluppo di un’app tutta effetti speciali.  Ma disporre dell’app più cool non è sempre un plus, anzi, in alcuni casi potrebbe essere addirittura controproducente: pensiamo ad esempio ad un sito di online banking dotato di un’app che consenta ai propri clienti di controllare l’estratto conto quando il sito mobile invece non è ancora in grado di garantire le transazioni più semplici! E’ quindi più importante – e più economico – saper attribuire le giuste priorità: non ha senso sviluppare un’app costosa se questa non è supportata da una buona presenza online.

Monitorare il successo

Web e mobile analytics sono essenziali per monitorare le performance di canali nuovi ed esistenti. Può sembrare ovvio, ma non ha senso avere una strategia online se poi non la si monitora. Il web è una fonte inesauribile di dati che non solo ci consentono di comprendere le abitudini dei consumatori, ma ci forniscono preziose informazioni relative alla nostra strategia: quali aree dobbiamo migliorare? Quali vantano il potenziale maggiore e, dunque, necessitano di maggior promozione? Come si rapportano i consumatori con il brand?

Una strategia social deve essere… social

Facile creare un account su un social network. Ancor più facile lasciarlo andare alla deriva, aggiornandolo in modo sporadico. Regola numero uno: per essere considerata tale, una strategia di social commerce, deve essere social, quindi basata sull’interazione. A monte, è però fondamentale definire quale linea di interazione si desidera perseguire o, in altre parole, qual è lo scopo della strategia.  Prendiamo il caso di Twitter: prima di cominciare a cinguettare, ne abbiamo valutato le potenzialità? Lo utilizzeremo come strumento di marketing? Di vendita? Di assistenza? Tutte e tre le cose? Qualunque sia il nostro scopo, l’approccio sarà necessariamente diverso.

Non perdere il ritmo

Ultimo, prezioso consiglio (o meglio, reminder): i canali online sono in costante evoluzione; aggiornarsi un paio di volte l’anno non basta. La chiave è dunque stare al passo con gli sviluppi dei canali digitali e avere il coraggio di percorrere tutte quelle strade che valga la pena esplorare.

Cosa ne pensate? Avete qualche altro suggerimento?


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