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Otto cose da mettere in valigia per un blogger

Creato il 03 agosto 2013 da Mcnab75

writing beach

Vacanze imminenti.
Che le facciate o meno, pare che chiunque (o quasi) riuscirà a prendersi almeno un week-end lungo per staccare dalla città, dalla solita routine, dai parenti, da Internet etc etc.
Per molte persone, me compreso, “staccare” non vuol dire però isolarsi completamente dal mondo, vuoi perché rimanere in contatto tramite blog/social è spesso un piacere, più che un obbligo, vuoi perché alcune attività, come per esempio scrivere, non necessitano in realtà di particolare pause.
Sicché, anche in viaggio, un blogger entusiasta ha modo di continuare a lavorare, sebbene ad autonomia ridotta, con maggiore relax.
Cosa serve per farlo? Non molto, in realtà. Questa è la mia lista spiccia, la tracolla del blogger in viaggio. Adattabile e personalizzabile.

Dieci cose da mettere in valigia per un blogger

  • Un’agenda e una penna

Per scrivere al mare, su un prato, in nave, o su un treno. Per prendere appunti volanti, tracciare schemi di lavoro per i giorni a venire. Per annotare pensieri, suggestioni, idee volanti. Ma anche per segnarvi indirizzi utili, luoghi da visitare, codici per attivare le varie promozioni telefoniche per navigare dall’estero, etc etc.

  • Uno smartphone

Non necessariamente per telefonare (io odio telefonare!), bensì per navigare, ovunque vi troviate. Controllare la posta, il profilo Facebook, l’account Twitter. Condividere piccoli pensieri di viaggio, e dare un segnale al mondo di essere ancora in vita. Oramai, anche navigando dall’estero, esistono delle promozioni che, pagando un paio di euro al giorno, vi permettono una copertura di 24 ore (rinnovabile).

  • Qualche applicazione opportuna

Ricollegandoci al punto riguardante lo smartphone, premuratevi di scaricare qualche App che senz’altro può tornare utile in viaggio. Un traduttore online, una mappa turistica dei posti che visiterete e, importantissimo, un qualunque blocco note, con cui integrare il lavoro fatto con l’agendina del punto uno. Più le varie App di Facebook, Twitter, WordPress etc, che senz’altro conoscerete già.

  • Un eReader

Perché la comodità di portarvi in tasca qualche centinaio di libri, e magari di acquistarne altri ovunque vi troviate, non ha prezzo. Alla faccia dei feticismi della carta e di tutti gli altri discorsi insensati con cui ogni tanto ci sfracellano ancora le gonadi.

  • Un paio di libri

In aggiunta all’eReader, sì. Da usare quando il medesimo è in carica, oppure quando vi va di far riposare un po’ il vostro Kindle (o Kobo, o *aggiungere device a seconda dei gusti*). Perché la carta non esclude il digitale, né viceversa. Massima preferenza ai paperback, ovviamente!

  • Una fotocamera

Nulla di elaborato, a meno che non siate appassionati di fotografia. Per assurdo andranno benissimo anche le fotocamere di alcuni cellulari, che sono decisamente buone. Immortalare qualche momento delle vostre vacanze (lunghe o brevi che siano) potrà tornarvi utile per ricavarne dei post per il blog, al vostro ritorno. O anche semplicemente per conservare dei bei ricordi.

  • Un manuale

Mi rendo conto che si tratta di un’idea del tutto personale e un po’ balzana, ma reputo che le vacanze estive siano il momento migliore per leggere un manuale di qualunque argomenti vi interessi approfondire. Io lo faccio da un po’ di anni, così a settembre torno con idee nuove da sperimentare, da mettere in atto, e di cui discutere sul blog.

  • Tutta la vostra rabbia

Sì, portate con voi tutta la rabbia e lo stress accumulato in un lungo anno, da agosto ad agosto. Visto che questa dot-list è dedicata ai blogger, ammettiamolo pure che si tratta di un’attività ad alto tasso d’incazzatura. Troll, tizi che pretendono di insegnarti come gestire il blog, altri che ci accusano di guardare solo al contatore, ex amici che scompaiono senza un perché e professoroni che ci accusano di trattare argomenti infantili. C’è di tutto e di più per farsi venire una bella gastrite. Ecco, prendete tutta questa dose di stress, portatela in viaggio e scaricatela a mare. Oppure sacrificatela a qualche divinità pagana della montagna. L’importante è liberarsene.
Tanto a settembre ne arriveranno altre infornate…

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