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“Ottoline e la Gatta Gialla” di Chris Riddell, Il Castoro

Creato il 13 febbraio 2013 da Federicapizzi @LibriMarmellata

ottolinecopEcco un’altra bella bambina, curiosa, indipendente e vivace, protagonista di una serie di deliziosi piccoli romanzi illustrati, ottimi per la fascia d’età dei primi anni della scuola elementare e per i lettori non troppo forti.

Si tratta di Ottoline, nata dalla penna e dall’accurata matita di Chris Riddell, le cui avventure sono pubblicate in Italia dalla casa editrice Il Castoro.

Storie brevi, semplici, che amplificano il loro fascino e il potere di suggestione grazie alle ricchissime e dettagliate illustrazioni dell’autore.
Libri che per il rapporto stretto e imprescindibile tra parte testuale e parte iconica potrebbero essere classificati come albi illustrati ma che per presentazione dei volumi e numero di pagine si avvicinano più al genere romanzo.
Comunque li vogliate definire, quello che è certo è che le avventure di Ottoline piacciono ai bambini, soprattutto a quelli che amano perdersi nelle minuziose figure, apprezzando la loro bizzarria e lieve comicità, il tratto delicato del bianco e nero e il guizzo allegro dell’unico tocco di colore utilizzato: il rosso.

Illustrazioni  - ma anche ambientazione dei racconti – che, ai più attenti, ricorderanno altre pubblicazioni, splendide anche se un po’ più datate: gli albi di “Eloise” di Kay Thompson e H. Knight, di difficile reperibilità nelle librerie ma che posso essere trovati abbastanza facilmente in biblioteca (se ne avete la possibilità, ve li consiglio).

Tornando alla nostra piccola eroina, ho avuto il piacere di leggere il primo libro della serie a lei dedicata – che al momento conta tre titoli, tutti editi da Il Castoro – “Ottoline e la Gatta Gialla”.
Qui la bambina si trova alle prese con un’astuta ladra di appartamenti. E contrariamente a quanto si potrebbe immaginare seguendo i modi di dire, non si tratta di un topo ma del suo esatto contrario: un bella e sinuosa gatta gialla (che sia in effetti gialla lo possiamo però solo immaginare…)

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Trattandosi di un primo volume, le pagine iniziali sono dedicate alla presentazione dei personaggi e all’inquadramento spazio-temporale delle vicende narrate.

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Apprendiamo quindi che Ottoline vive in un grande e piuttosto lussuoso appartamento ad un piano alto di un curioso grattacielo a forma di macinapepe in una non meglio precisata metropoli moderna.
I suoi genitori sono impegnati a girare il mondo alla ricerca di oggetti bizzarri che accatastano in casa riunendoli in eccentriche collezioni. Passano, quindi, ben poco tempo con la figlia ma non dimenticano mai di inviarle cartoline da ogni luogo della terra (un buon campionario di queste è riportato fedelmente nella pagine del libro).
A prendersi cura di Ottoline è in primo luogo Mister Munro, un buffo essere peloso che, leggiamo, proviene dalle paludi norvegesi, dalle quali è stato prelevato appositamente per fare da babysitter alla bambina neonata.

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Ottoline e Mister Munro, sebbene formino una coppia piuttosto singolare, si vogliono molto bene e quest’ultimo, nonostante odi essere spazzolato, fa di buon grado un’eccezione per la sua amica, dato che pettinare i lunghi e intrigati capelli del compagno è per lei fonte di rilassamento e concentrazione, necessari tenendo conto della sua passione per i casi intrigati da risolvere.

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Per mandare avanti la casa è poi presente una folta schiera di domestici dai compiti quantomeno insoliti, che provvede a tutte le esigenze della ragazzina e del suo peloso accompagnatore.

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Una vita tutto sommato agiata e ben scandita, nella quale Ottoline pare a suo agio, in attesa di raggiungere l’età adeguata per seguire i genitori nei loro esotici viaggi.
Ma la nostra curiosa protagonista non si accontenta certo di aspettare e, tenendo sensi e intuito bel all’erta, si dà da fare per scovare misteri da risolvere.
Quando viene quindi a conoscenza di strani furti compiuti ai danni di ricche signore e, contemporaneamente, della sospetta sparizione di cagnolini da salotto, non può certo rinunciare ad indagare.
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E con l’aiuto di Mister Munro, abilissimo come lei nell’arte del travestimento, e di un altro simpatico e piuttosto mastodontico amico, non tarderà a sbrogliare la matassa. Anche là dove la polizia stessa si mostra sconcertata.

Come già detto, il valore del libro risiede, oltre che nella bizzarria di personaggi e situazioni, soprattutto nella ricchezza e nella varietà del materiale figurativo.
Non soltanto i disegni delle scene narrate, tutti resi con un curatissimo lavoro di matita, china e ombreggiature, sovente con dovizia di dettagli e didascalie.
Ma anche riproduzioni di cartoline, articoli di giornale, volantini, mappe ed altre invenzioni funzionali al vario e vivace svolgimento della storia.

Ne risulta una lettura movimentata, di certo non noiosa. Il bambino è invitato a soffermarsi anche a lungo su ogni pagina per coglierne tutti gli aspetti e tutte le sorprese.

Consigliato a chi apprezza cercare e cogliere particolari, ai lettori appassionati di fumetti, a chi ama le illustrazioni complesse, ma anche divertenti e ironiche.

(età consigliata: dai 7 anni)

Se il libro ti piace, compralo qui: Ottoline e la gatta gialla



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