Fino a gennaio 2012 il Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano ospita una mostra dedicata a Otzi, il cosiddetto uomo di Similaun ritrovato sulle Dolomiti nel 1991.
Dai ghiacci della Val Senales, sul versante italiano di Similaun, nel 1991 venne estratto il corpo mummificato di Otzi, un pastore che presumibilmente visse sulle Dolomiti intorno al 3300 a.C., nella cosiddetta Età del Rame.
Per anni la mummia è stato oggetto di studi a Innsbruck, ma oggi Otzi è tornato “a casa” e finalmente è visibile anche al pubblico italiano proprio in occasione del ventennale del suo ritrovamento. Fino al 15 gennaio 2012 il Museo Archeologico dell’Alto Adige, che ha sede a Bolzano, ospiterà infatti una mostra dal titolo Otzi20. Life. Science. Fiction. Reality che ripercorre la storia di una delle mummie più famose del mondo attraverso un percorso espositivo articolato su quattro piani.
La mostra permette di osservare da vicino l’uomo di Similaun – conservato in una struttura speciale che mantiene le condizioni ambientali su valori ideali – e di ammirarne anche una nuova riproduzione a grandezza naturale basata sull’analisi tridimensionale del cranio, dei resti degli indumenti e degli oggetti rinvenuti insieme alla mummia (un arco in legno di tasso, una faretra con due frecce quasi intatte, uno zaino, un coltello, un’ascia in rame).
All’interno dei 1200 mq dell’esposizione sono presenti una sezione scientifica dedicata alle varie ipotesi sulle cause della morte di Otzi e una sezione sull’impatto mediatico planetario che ebbe il ritrovamento.
Una curiosità: Otzi presenta sull’intera superficie corporea delle piccole incisioni ricoperte che vengono considerate dei veri e propri tatuaggi. In totale ben 57 immagini che ne fanno il primo uomo tatuato della storia… e per questo motivo Otzi è molto popolare tra i tatuatori di tutto il mondo e anche tra molte star dello spettacolo, tanto che Brad Pitt si è fatto tatuare i contorni della mummia sull’avambraccio.
Intorno all’uomo venuto dal ghiaccio sono nate anche delle leggende: se ne parla, con tanto di documentazione e materiale interattivo, in una sezione dedicata alla “maledizione di Otzi”, che colpirebbe chi ha lavorato a contatto con la mummia. Anche l’alpinista tedesco Helmut Simon, autore della scoperta, morì in una caduta accidentale durante un’escursione in montagna nel 2004.
Informazioni
• Il Museo Archeologico dell’Alto Adige si trova a Bolzano, in via Museo 43,a circa 15 minuti a piedi dalla stazione.
• Il prezzo del biglietto d’ingresso è di 9 euro per gli adulti (7 euro il ridotto).
• Orario d’ingresso: martedì–domenica dalle 10 alle 18. Nei mesi di luglio, agosto e dicembre il museo rimane aperto anche il lunedi.