Qual'è la donna che sa resistere all'attrazione di una borsa? E quando le borse sono 500 pezzi esclusivi, protagonisti di un temporary shop aperto fino al 6 maggio nel cuore della vita notturna torinese l'attrazione diventa davvero irresistibile.
Quello che le donne non dicono, spesso lo raccontano le borse. Clutch, pochette, tracolle: prima che diventi moda, la borsa è un romanzo con la copertina firmata da uno stilista e le parole scritte da chi l'indossa. Sarà perché non ha problemi di taglie, o forse perché non fa male ai piedi come i tacchi alti rimane l’accessorio più venduto e ricercato, così Dania e Manuela, organizzatrici dell'evento spiegano il successo della borsa e il motivo per cui hanno scelto proprio questo accessorio per il loro pop up store.
Negli scaffali di quella che era una bottega di caramelle e dolciumi troverete 500 borse scelte dalle collezioni di una ventina di brand, con una varietà di modelli che possono soddisfare tutti i gusti, da nomi conosciutissimi, come Cesare Paciotti, Daks, Vic Matié, a produzioni artigianali rigorosamente made in Italy, come Saisei o Les Envers (solo per fare qualche nome).
E per rendere la cosa ancora più interessante, sono stati scelti dei modelli particolari che abitualmente non si trovano in commercio: edizioni limitate, produzioni dedicate, prototipi, campioni, esemplari vintage o provenienti dagli archivi storici, o ancora linee riservate alle vendite all'estero, ognuna rigorosamente numerata da 1 a 500.
L'unico problema è che bisogna affrettarsi, Out of bag sarà al Temporary Art Café in piazza Emanuele Filiberto ancora per pochi giorni (orario: 11,30-14,30 / 17-21). Lettrici non torinesi, non disperatevi, Out of bag verrà proposto anche in altre città, stay tuned qui.