Out of the Furnace (recensione)

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Mentre al cinema lo vediamo ingrassato per American Hustle, sta per uscire un nuovo film di Christian Bale, l’uomo che perde peso e lo recupera come se fosse un mantice. Ho visto innanzitutto questo film per il trailer, montato in maniera intelligente e con la nuova versione di Release dei Pearl Jam, incisa ex novo appositamente per questo film. E poi c’è Woody Harrelson, che sta infilando una serie di ruoli spettacolari (a parte quello con il parrucchino biondo nel filmetto per ragazzine, ma cosa si fa per mangiare…). Non mi sembra finora che ci sia una gran pubblicità sulla pellicola, e spero che questo non voglia dire che lo faranno passare in secondo piano.

Trama

Russel ha un buon lavoro in fabbrica, una fidanzata che vuole sposare e un fratello minore che lo preoccupa, dopo che è tornato dal Medio Oriente. Mentre cerca di occuparsi di un problema di soldi legato al fratello, si scontra con un’auto, uccidendo i passeggeri. Sfortunatamente, viene accusato di omicidio colposo perché aveva bevuto.
Quando esce, cerca ancora una volta di tenere d’occhio il fratello, provandolo a portare al lavoro con lui, ed evitare che continui con i combattimenti clandestini. Ma è troppo tardi…

Pazzo? Noooo…

Considerazioni

Bale, Whitaker, Dafoe e Harrelson. Servono altri nomi per dire che questo è un gran bel film? Non vi aspettate però un picchiaduro stile Van Damme: i combattimenti ci sono, ma non è Kickboxer, chiariamolo subito. Al posto dei combattimenti potevamo metterci scommesse, spaccio di droga, qualsiasi cosa che porti un ragazzo disturbato a mettersi nei guai, e trascinarci dentro anche suo fratello maggiore, che deve fargli da padre.

Una scena

C’è un’altra cosa che va premessa: non è un film che vi prende per manina e vi spiega ogni secondo cosa succede e perché. Quando Russel si schianta contro l’auto non c’è bisogno che qualcuno vi dica che finisce in galera perché aveva bevuto. Lo avete visto la scena prima. Dovete fare voi 2+2. Questo è un bene, perché fare ragionare e immaginare lo spettatore (ma anche il lettore, ragazzi…) che deve essere parte attiva delle opere. Una cosa che sembra stia passando di moda.

Harrelson e Dafoe

Un consiglio che vi posso dare è di guardare questo film senza chiacchierare o distrarsi. Merita di essere seguito con attenzione. Un piccolo gioiellino uscito dalla macchina da presa di un regista poco più che esordiente, con alle spalle solo un film e una piccola carriera da attore. Speriamo che continui così. Speriamo escano più film così.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Ringrazio e nomino

    Facebook ha compiuto 10 anni. Si può odiare o amare, ma resta il fatto che ha cambiato la vita di ognuno di noi. In meglio e in peggio. Leggere il seguito

    Il 23 settembre 2014 da   Big
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Le balle di Renzi e le conseguenze del disagio adolescenziale

    Sul Fatto Quotidiano di oggi Marco Travaglio snocciola tutte le contraddizioni, gli annunci disattesi, le promesse mai mantenute da Matteo Renzi. In poche... Leggere il seguito

    Il 05 settembre 2014 da   Alessandromenabue
    OPINIONI
  • 32 sul campo

    Matte vi odia tutti. A prescindere che voi siate uomini, donne o bambini, Matte vi odia. Come avevo già scritto l’anno scorso, la mia età procede di pari passo... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2014 da   Big
    DIARIO PERSONALE
  • Twinkies

    Sarà, ma la prima volta che ne ho sentito parlare è stato in un film, Zombieland, pellicola amata da molti e odiata da altrettanti. A me, personalmente, è... Leggere il seguito

    Il 29 marzo 2014 da   Bangorn
    DIARIO PERSONALE, OPINIONI, RACCONTI, TALENTI
  • L’attimo dell’orizzonte di Luca Gastaldo.

    Conviene essere attenti quando si vive. Cogliere i dettagli, i sensi allerta, i tocchi scomposti che animano il cuore. Non sempre si è propensi a farlo, il... Leggere il seguito

    Il 21 marzo 2014 da   Chiara Lorenzetti
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Singles OST (1992)

    Singles, film di Cameron Crowe ambientato a Seattle, uscì in Italia a cavallo tra il ’92 e il ’93, nel pieno dell’esplosione musicale di quella città del nord... Leggere il seguito

    Il 28 febbraio 2014 da   Bangorn
    DIARIO PERSONALE, OPINIONI, RACCONTI, TALENTI