La prima stagione di Outlander si è conclusa su una nota oscura a causa delle torture subite da Jamie Fraser per mano di Black Jack, ebbene, sia che Claire che suo marito sentiranno ancora gli effetti del brutale attacco al loro arrivo in Francia all’inizio della seconda stagione.
“C’è sicuramente ancora qualche trauma mentale lì. Dal lato fisico lui può guarire. Non è la vita moderna, non c’è uno psicologo con cui Jamie può parlare” dice Sam Heughan. “Ha fatto qualcosa che era fuori dal suo controllo. Ha tradito Claire e si sente in colpa per questo, sente di non poter essere il marito e l’uomo che vuole essere. Ha bisogno di una sorta di riconciliazione”.
Il come otterrà questa riconciliazione resta da vedere, ma potrebbe avere un costo. E non sarà un viaggio indolore nemmeno per Claire. “Se guardi qualcuno che ami affrontare qualcosa di così orribile e traumatico ciò non può fare a meno di influenzarti; provi un’’empatia per la persona che ami e la colpa anche, perché vorresti portare via tale dolore ma non puoi. Penso che Claire in qualche modo si senta responsabile per Jamie” spiega Caitriona Balfe.
Tale senso di colpa porterà Claire a giocare un ruolo molto attivo nell’aiutare Jamie a ricostruire la sua vita. C’è un bambino in arrivo a portare loro speranza, ma Claire si presenta con un piano più immediato per aiutarli a superare tutto quello che hanno passato.
“Lei ha questa idea di affidargli una missione come un qualcosa che potrebbe aiutarlo a guarire e a non pensare più a quello che ha passato” continua Balfe. “La vedremo davvero molto presa da questa idea che loro hanno per cambiare il futuro. Dà a Jamie qualcosa per cui alzarsi”. [Mega Buzz di TV Guide]