Poco dopo il corso Progettare Libri di cui ho parlato nel post precedente, ho avuto un incontro con le compagne del corso. Si parlava di libri, progetti e lavoro. Ho fatto vedere il mio libro"La Cosa Importante" e abbiamo insieme guardato come si sarebbe potuto migliorare...Le critiche costruttive aiutano sempre.
Fra le altre cose che ci si diceva, una delle compagne mi dice ad un certo punto "tu non sei illustratrice".
Lì per lì non ci ho riflettuto. Ma poi tornando a casa ho pensato.
Si, pensavo, profondamente vero: non sono illustratrice. Un'illustratrice illustra qualcosa per lavoro...io lavoro come illustratrice, ma non solo, faccio l'insegnante, scrivo e illustro cose mie.....Un'Illustratrice è un po' come una Traduttrice (lavoro che per un certo periodo ho svolto a tempo pieno). L' illustratrice illustra , traduce in immagini, il lavoro di altri, ma anche suo...Ma allora, come posso definirmi?
Le definizioni , di per sé, sono riduttive. Appena se ne trova una, subito ci sta stretta.
Mi sento come Ninno Nessuno, l'uccellino della storia di Ruth Thompson, nato da un uovo caduto dal nido che non sa di che specie sia.
Questa piccola crisi d'identità poco prima di partire per Bologna ha modificato tutto il mio punto di vista della Fiera.
Quest'anno sono partita senza portare progetti con me (solo il biglietto da visita - fanzina che ho messo all'inizio del post...che nessuno, tra l'altro, ha capito come si leggeva...che disastro :=)
A Bologna mi aspettavano gli amici, e le splendide colline bolognesi.
L'agriturismo dove vado è molto bello, i prati sono pieni di fiori
La domenica ho passeggiato con la mia famiglia e il mio cane
Lunedì ero pronta per la fiera. Ho fatto tantissime foto. Ecco la bacheca con i Bologna Ragazzi Award
Questo libro a quadretti mi ha fatto pensare a un gioco di quando ero piccola, una tavola di plastica con tanti buchi in cui infilare chiodini colorati...chissà perché...
c'era una versione di Cenerentola moderna
Grazie ai miei studi recenti ho potuto notare questo leporello
Allo stand Logos c'era Ana Juan che firmava i suoi libri
Ho passeggiato a lungo per gli stand
C'era una sezione dedicata ai libri intitolata "Amo chi legge e gli regalo un libro". C'erano tanti libri appesi al muro come quadri, si potevano sfogliare.
Ho pensato di passare un po' di tempo a vedere le cose che mai avevo avuto tempo di guardare, sempre presa a studiare case editrici probabili datrici di lavoro.
Che bello questo libro di bamboline giapponesi origami
I giovani illustratori " unpublished" coreani sono i miei preferiti. I loro libri sono molto poetici, e si possono leggere anche senza conoscere la loro lingua. Li ho scoperti l'anno scorso e quest'anno ci ho passato un bel po' di tempo.
Avrei voluto fotografare l'interno, ma un ragazzo molto gentile mi ha chiesto di non farlo...e così vi dovete contentare dei miei racconti.
Questo libretto mi ha attirato in modo particolare. Si intitola "La Montagna Spinosa". Non ha parole, semplicemente un'altissima montagna nera (sembra in xilografia) che attraversa le pagine fino al cucuzzo che vedete in copertina. In ogni pagina la montagna è abitata da case, animali , cose strane...bellissima
Questo ha acquarelli che usano solo i toni del grigio e del nero, paesaggi disegnati su pennellate con piccoli segni di pennino.
Questo è illustrato con pastellli e matite in stile "scarabocchio" di bimbo
Questo , sempre a pastello, ma con stile più "adulto"
Questi ombrelli sulle nostre teste non ricordo dove li ho fotografati
Non mi sono persa Kastumi Komagata che parlava del suo lavoro
"I do not make books, I create conditions in which books can be made...."
Forse anche lui non è illustratore!!!
Bellissima la mostra di Nina Wherle and Evelyne Laube "It's raining elephants"
Secondo me, non sono illustratrici neanche loro!
Questo disegno fatto con le dita me le ha fatte sentire molto vicine!
Il secondo giorno mi sono dedicata alla Mostra Illustratori : 80 illustratori scelti fra i tremila (dei quali una sono io) .
Se volete approfondire su questa Mostra potete leggere i post di Anna Castagnoli del blog Le Figure dei Libri, che quest'anno ha fatto parte della Giuria.
Anna ha fatto un'interessantissima visita guidata , spiegando le ragioni che avevano portato alla scelta degli illustratori in mostra...Io ho ripensato alle "Matitiadi" che avevo mandato...
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Quest'anno l'ospite d'onore era il Brasile. Una sorpresa di colori, freschezza e originalità (mia opinione, naturalmente)
Andres Sandoval, laureato in architettura e urbanismo,
selezionato alla Biennale di Bratislava
Luiz Maia, artista e illustratore
Ale Abreu, lavora anche nel campo dei film di animazione
(luci fiera incorporate!)
Parto martedì da Bologna carica di immagini e con ancora tanti quesiti a cui rispondere.
Se qualcuno volesse leggere la mia traduzione in inglese (libera, naturalmente, almeno quando mi traduco me lo posso permettere!) la trova qui
Se qualcuno volesse leggere e vedere di più sulla Fiera (il mio post rappresenta solo una piccola parte), vi consiglio il blog di Ilaria Mozzi, Illustrilla, che di giorni in fiera ne ha passati tre...ma , per quello che è riuscita a fare e vedere...sembrano di più!
(Questo è l'effetto Fiera...poi quando si torna...si guarisce!)